Capitale della Cultura 2024, Nancy Brilli appoggia l’Unione dei Comuni Paestum Alto Cilento


Dopo la vittoria di Procida, capitale della cultura 2022, undici Comuni della Campania (i Comuni di Capaccio Paestum, Agropoli, Giungano, Cicerale, Ogliastro Cilento, Prignano Cilento, Torchiara, Rutino, Lustra, Laureana Cilento e Perdifumo) hanno deciso di presentare compatti la propria candidatura per il 2024. Nel 2023, capitali saranno Bergamo e Brescia, così è nata l’idea di aggregarsi sotto il nome di Unione dei Comuni Paestum Alto Cilento.

CAPITALE DELLA CULTURA 2024, 10 FINALISTE

Sono 10 le finaliste, come reso noto dal Ministero della Cultura. Si tratta di Ascoli Piceno, Chioggia (VE), Grosseto, Mesagne (BR), Pesaro, Sestri Levante con il Tigullio (GE), Siracusa, Unione dei Comuni Paestum-Alto Cilento (SA), Viareggio (LU) e Vicenza. Tutte le città saranno ascoltate domani, avranno a disposizione trenta minuti per presentare la propria candidatura, seguita da una sessione di ulteriori trenta minuti per le domande della commissione. Il bando prevede che entro il 29 marzo 2022, la commissione proporrà al Ministro della cultura, Dario Franceschini, la candidatura ritenuta più idonea a essere insignita del titolo di Capitale italiana della cultura per l’anno 2024.

LA CANDIDATURA DELL’UNIONE A CAPITALE DELLA CULTURA APPOGGIATA DA NANCY BRILLI

Come reso noto dall’Unione dei Comuni Paestum-Alto Cilento in un video sulla pagina Facebook creata ad hoc:

Undici comuni, sette colonne ed infiniti sogni. L’Unione dei Comuni Paestum Alto Cilento è natura, cultura, tradizione, lavoro. Uniti nei valori e negli intenti, legati da una rete chiamata Comunità“.

Ad appoggiare questa candidatura diverse personalità del mondo dello spettacolo e non solo. Nancy Brilli dichiara:

Anche io sostengo la candidatura dell’Unione innanzitutto perché conosco il Cilento, là ho amici, e soprattutto per le sue bellezze paesaggistiche e archeologiche. Poi perché qualche anno ho recitato nel teatro Eduardo De Filippo di Agropoli che fa parte dell’Unione dei Comuni. In Bocca al lupo, sto con voi“.

Nel filmato dell’Unione si vedono delle persone dichiarare:

Negli anni ho viaggiato tanto ma sono sempre tornato nella mia terra. Un posto magico dove cultura e natura si fondono. Questa è casa, per chiunque arrivi. Si respira aria di famigliarità, ognuno di noi è intrecciato all’altro come in una rete. Di generazione in generazione, è questo il segreto della nostra forza. Unione di intenti, di valori, di comunità, di servizi. Siamo pronti a essere capitale italiana della cultura 2024. Perché noi siamo: la cultura dell’unione“.


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