Per loro le accuse sono di tentato omicidio e tentata rapina. Dovranno comparire davanti al giudice il prossimo 6 luglio. Il quarto ragazzino coinvolto, invece, non andrà a processo perché ha meno di 14 anni e, dunque, non è imputabile. La sua situazione è stata segnalata ai servizi sociali, che dovranno inserirlo in un programma di recupero.
Nonostante le immagini sembrino inchiodarli, sono diverse le versioni date dai tre minorenni sui fatti: tutti negano di aver preso parte all’aggressione.
Ragazzi con situazioni familiari molto complicate alle spalle, che hanno abbandonato la scuola, in tenerissima età dovranno quindi affrontare un processo che li segnerà per tutta la vita. Emerge ancora una volta con distinta chiarezza il contesto di estremo degrado sociale in cui molti bambini e adolescenti crescono e vivono, mentre Stato, scuola e servizi sociali sembrano oggetti distanti che si tappano occhi e orecchie.