Continua la lotta dei lavoratori dello spettacolo: al Mercadante assemblea permanente


Prima c’è stata l’occupazione del Teatro Mercadante, da parte di un gruppo di attori e lavoratori dello spettacolo, a cui hanno dato aiuto e supporto un nutrito gruppo di artisti dell’Accademia di Napoli. Ma da sabato 27 marzo, giornata mondiale del teatro, il Coordinamento Arte e Spettacolo Campania, collettivo autonomo che ha dato vita alla protesta, ha ottenuto un presidio permanete all’interno del teatro napoletano, per continuare a dare voce ad un comparto che vuole coinvolgere ogni forma d’arte e di espressione culturale.

Nella stessa giornata di sabato, la mobilitazione dei lavoratori dello spettacolo è dilagata anche in altre città italiane, come Venezia e Torino, mentre a Milano tecnici, macchinisti, sarte, attori, registi e scenografi hanno occupato il Piccolo Teatro in via Rovello, luogo simbolico del teatro italiano, primo teatro comunale di prosa in Italia.

Come spesso è accaduto nella storia, le mobilitazioni di massa, sociali e culturali, che hanno poi coinvolto l’Europa e non solo, sono nate in un luogo ben preciso: Parigi. Anche stavolta, la scintilla rivoluzionaria è nata in territorio francese. Il 4 marzo gli artisti parigini hanno preso possesso dello storico teatro Odeon, tutt’ora occupato, dando vita in pochissimo tempo ad una manifestazione dilagata in tutto il territorio francese.

“La nostra protesta vuole accendere i riflettori sui problemi che l’intero mondo dello spettacolo ha da sempre e che la pandemia ha moltiplicato in maniera esponenziale – ci spiega Luca Iervolino, attore teatrale e cinematografico, membro del collettivo che, alternandosi ogni tre giorni con un massimo di dieci unità, presidia lo storico teatro pubblico della città.

teatro mercadante“Il nostro intento è ottenere diritti e tutela per chi vive di cultura, non siamo interessati a ristori o contentini per le mancate riaperture e per le promesse non mantenute, abbiamo bisogno di riforme serie e strutturate per questo chiediamo un confronto con il Ministro del Lavoro.”

Il tema fondamentale di questa protesta, come si legge sulla pagina ufficiale del Coordinamento Arte e Spettacolo Campania, va al di là dei confini artistici e culturali e mira a coinvolgere l’intera classe lavoratrice, soprattutto le fasce più deboli, i precari di ogni settore, coloro che da oltre un anno subiscono in maniera irreversibile le conseguenze economiche della pandemia.

Con lo scopo di attirare l’attenzione dell’intera popolazione, dando voce a chiunque sia interessato ad unirsi alla protesta, a partire da venerdì 2 aprile alle ore 16:00, i lavoratori dell’assemblea permanente al Mercadante daranno vita a “I VENERDI DELLA FREVA”.

Si tratta di momenti artistici per mettere in connessione i lavoratori dell’arte e dello spettacolo con la città. All’esterno del teatro Mercadante ci saranno microfoni e strumenti aperti a tutti, potendo così manifestare “la propria freva” in maniera artistica e nel pieno rispetto delle normative vigenti.


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