Origini della gustosa ricetta del “Polpo alla Luciana”


 

La famosa e gustosa ricetta del “Polpo alla Luciana” ha origini molto antiche.
Ogni giorno, un gruppo di vecchi pescatori si recava al borgo marinaro di Santa Lucia (all’epoca anche rifugio dei contrabbandieri di sigarette) per pescare i polipi o polpi, utilizzando la cosiddetta “tecnica dell’anfora”.

Di sera ponevano sott’acqua piccole terracotte e sassi bianchi; di mattina erano piene fino all’orlo di polipi pronti per essere cucinati. 

Tornavano a casa soddisfatti e si apprestavano a cucinarli, seguendo una ricetta molto semplice ma allo stesso tempo gustosa. Tagliavano i polpi a pezzi grossolani e li lasciavano cuocere lentamente nel loro stesso liquido.

 

Borgo-santa-Lucia

Era d’obbligo utilizzare una casseruola di terracotta per la cottura in modo da mantenere la temperatura costante e non bisognava mai aggiungere acqua né aprire il coperchio.

Coprivano la casseruola, munita di coperchio, con un panno umido e lasciavano cuocere per circa 40 minuti. Gli ulteriori ingredienti venivano aggiunti a freddo.

In genere servivano il polpo ben caldo in una tazza, aggiungendo il brodo della cottura.

Man mano, nel corso del tempo, la ricetta ha subito delle modifiche: sono stati aggiunti altri ingredienti in modo da renderla ancora più saporita e gustosa.

 

 

 

 


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