Musei gratis domenica 3 maggio. Ecco cosa visitare!


Per la prima domenica di maggio, si rinnova l’iniziativa promossa dal Ministero dei Beni e delle attività culturali e del Turismo. Riconfermato l’appuntamento con #DomenicalMuseo che, dallo scorso luglio 2014, permette di visitare gratuitamente tutti i musei e siti statali, ogni prima domenica del mese.

Una iniziativa che continua a riscuotere un enorme successo e a portare fiumi di visitatori in tutta la penisola. Numerosi sono i siti ai quali sarà possibile accedervi senza pagare, elencati, in un precedente articolo.

Per questo mese di maggio noi vogliamo consigliarvi la visita a Castel Sant’Elmo, situato sulla collina del Vomero. Castello medievale oggi utilizzato come museo, un tempo era denominato Paturcium e sorge nel luogo dove dal X secolo c’era una chiesa dedicata a Sant’Erasmo (trasformato poi in Eramo, Ermo ed infine Elmo). L’edificio, di cui si hanno notizie storiche dal 1329, fu ricavato in parte dalla roccia viva e in parte da una torre d’avvistamento normanna, denominata “Belforte”. Il castello subì numerosi assedi e nel 1416 fu venduto dalla regina Giovanna II per la somma di diecimilacinquecento ducati ad Alfonso d’Aragona e fu un obiettivo militare molto ambito nella lotta tra francesi e spagnoli per il Regno di Napoli.

Oggi ospita il museo permanente, “Napoli Novecento” ed è anche sede di varie mostre temporanee, fiere e manifestazioni: dal 1998 fino al 2011 ogni primavera fu la sede del Napoli Comicon, che dal 2012 è stato spostato alla Mostra d’Oltremare.

Il Museo documenta quanto realizzato a Napoli nel corso del Novecento, in cui sono state selezionate ed esposte circa 170 opere realizzate da 90 artisti napoletani e non napoletani, che furono molto attivi in città. Si articola attraverso un percorso cronologico suddiviso per sezioni: dalla documentazione della Secessione dei ventitré (1909) o del primo Futurismo a Napoli (1910-1914) al movimento dei Circumvisionisti e del secondo Futurismo (anni Venti-Trenta); dalle varie testimonianze su quanto si produsse tra le due guerre alle esperienze succedutesi nel secondo dopoguerra (1948-1958), dal Gruppo ‘Sud’ al cosiddetto Neorealismo, dal gruppo del M.A.C. all’Informale o al Gruppo ’58. Fino all’ultima sezione, dove è testimoniata l’attività di artisti, che dopo l’80 continuarono a produrre sperimentando linguaggi diversi, come facevano prima del terribile sisma del 23 novembre che colpì e segnò nel profondo Napoli e le altre aree meridionali.

Castel Sant’Elmo, Via Tito Angelini, 22, Napoli.
Orari: 08.30-19.30, chiuso il martedì.
Per info: tel. 081.2294401;  mail. sspsae-na.santelmo@beniculturali.it


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