Moviola in campo: come funziona e in che situazioni verrà utilizzata


Il calcio italiano sembra intenzionato a voltare pagina e ad abbracciare la tecnologia, e di fatto la moviola in campo. Stando a quando riportato dalla Gazzetta dello Sport, i rappresentati della FIGC, della Serie A e B, e gli arbitri si sono recati ad Amsterdam per partecipare ad un workshop informativo. La sperimentazione della moviola in campo nei nostri campionati potrebbe partire dal 1° giugno. Con l’introduzione della moviola avrà un ruolo importante il cosiddetto arbitro di video che dopo aver analizzato le immagini prenderà le decisioni più importanti, l’arbitro centrale potrà intervenire e guardare le immagini soltanto in caso di dubbio. Durante il workshop saranno mostrati gli strumenti tecnologi a disposizione dei giudici di gara e saranno fatti degli esperimenti durante una partita proprio in Olanda.

Cosa c’è da sapere sulla moviola in campo? I punti fondamentali sono 3.

1) Chi decide il ricorso al video: può essere l’arbitro centrale a chiedere un parere a quello video, ma può essere anche quest’ultimo a segnalare una situazione sfuggita in campo.

2) Chi decide sull’ azione: nella maggior parte dei casi sarà l’arbitro video, anche per evitare troppi stop al flusso di gioco; soltanto se la situazione non è chiara l’arbitro vedrà le immagini.

3) I casi da regolare: sono i quattro decisi dall’Ifab, cioè gol, rigore, espulsione diretta ed errore di identità.


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