Sarri ad un bivio: resta o va via? I pro ed i contro sulla sua permanenza a Napoli


Cosa farà, adesso, Maurizio Sarri? Tutta Napoli attende di sapere quale sarà il futuro del tecnico. Le sue parole al termine di Napoli-Crotone, però, non hanno lasciato buone speranze ai tifosi partenopei. La sensazione è che Sarri possa lasciare Napoli, dopo 3 anni di grandi risultati, riconosciuti non solo in Italia ma anche in Europa. Sempre più insistenti le voci su Giampaolo, attualmente alla Samp, e di Ancelotti, sebbene rappresenti più una suggestione, visto l’ingaggio che percepisce l’ex tecnico di Real e Milan.

La volontà di De Laurentiis è quella di continuare con Sarri, sebbene sul contratto dell’allenatore ci sia una clausola rescissoria, che di fatto mette il tecnico sul mercato. Chi vuole Sarri, insomma, dovrà pagarlo. Al di là di quale sarà il futuro del mister, ci si chiede quale sia la soluzione migliore per la squadra.

Non è così scontato, infatti, che una permanenza di Sarri possa giovare al Napoli. I risultati, è bene rimarcarlo con forza, sono dalla sua parte. Il suo è il Napoli più forte della storia, quello che ha infranto record su record, che ha espresso il miglior calcio in Italia da 3 anni a questa parte. Eppure, non ha vinto nulla.

L’attuale rosa del Napoli è figlia anche del lavoro svolto da Benitez, che ha regalato a De Laurentiis i vari Koulibaly, Mertens e Callejon. Campioni assoluti che, però, hanno raggiunto il proprio massimo proprio con Sarri in panchina. Prima che un allenatore, Sarri si è dimostrato un maestro di calcio. La sua cura per il dettaglio ha permesso al Napoli di far crescere notevolmente il valore della sua rosa.

La sensazione, però, è che quest’anno si sia fatto davvero il massimo. Che si sia concluso un ciclo? E’ presto per dirlo, ma certamente il Napoli dovrà cercare qualche ricambio che possa prendere gradualmente il posto dei vari senatori. Fino a qui, però, Sarri ha dimostrato scarsa elasticità mentale da questo punto di vista, preferendo insistere su una cerchia ristretta di giocatori, utilizzando col contagocce giovani dalle belle speranze come Ounas e Rog.

Resta da capire, tuttavia, quali sono le motivazioni di Sarri e De Laurentiis. Il tecnico vorrebbe una squadra più competitiva, che gli possa permettere di raggiungere lo scudetto, quest’anno solo sfiorato. Il patron del Napoli, invece, vorrebbe ancora puntare sulla linea verde, con Sarri perfetto maestro di calcio, abile nel far crescere e maturare i suoi calciatori. Due linee di pensiero diametralmente opposte, tant’è che i due si sono punzecchiati più volte nel corso degli ultimi mesi.

Se Sarri dovesse rimanere, De Laurentiis dovrebbe garantirgli una rosa d’alto livello e, quindi, promettergli investimenti importanti. Altrimenti, potrebbero venire meno motivazioni importanti per un tecnico che, dopo i tanti elogi e complimenti ricevuti, vorrebbe finalmente vincere qualcosa d’importante. Un addio di Sarri, d’altro canto, significherebbe ripartire totalmente da zero. Allenatori come lui ce ne sono pochi in giro, ed è bene sottolinearlo. Un suo addio, inoltre, potrebbe avere ripercussioni anche sui calciatori, estremamente legati al tecnico.

Qualora dovesse lasciare, anche i vari Mertens, Jorginho e Koulibaly potrebbero chiedere di essere ceduti. Insomma, lasciar andare via Sarri significherebbe ricominciare daccapo un nuovo ciclo. Una sua permanenza, invece, deve essere necessariamente soddisfatta da investimenti importanti sul mercato. Quale sarà il futuro di Sarri, insomma, lo deciderà De Laurentiis. Spetta a lui capire che tipo di Napoli dovrà nascere da qui in avanti: una squadra che gioca per partecipare o che vuole vincere qualcosa di importante?


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