Reggia di Caserta, il direttore: “Competerà con Versailles, come la pensò Carlo di Borbone”


Mauro Felicori è il nuovo direttore della Reggia di Caserta e per il noto Palazzo Reale ha in mente grandi progetti. Turismo, promozione e arte sono le tre parole d’ordine per riportare Caserta a competere con Versailles.

In un’intervista a Repubblica.it, il direttore ha messo alla luce i cambiamenti che bisognerebbe apportare all’esterno e all’interno della Reggia: “La Reggia è un monumento che, pur essendo in condizioni migliori rispetto a quello che si dice, è molto sottovalutato. Potrebbe essere più pulita, le luci potrebbero essere migliori, i custodi dovrebbero avere la divisa, all’interno meno auto. C’è da migliorare, ma è un monumento in condizioni decorose, gestito in maniera decorosa. Da due mesi non ci sono più abusivi all’interno, e quelli che stanno all’esterno non entreranno mai più dentro, la collaborazione istituzionale ha funzionato. Tutto quello che sta davanti alla Reggia è da ripensare. Sconcerta che la ferrovia abbia tagliato l’asse prospettico della strada che arriva a Napoli. Mi accontenterei che si realizzasse un passaggio a livello per pedoni per ricongiungere la strada”.

Tante aspettative, tante idee che devono trasformarsi in fatti concreti: “Le aspettative sono molte, prima di fare cose nuove voglio sbloccare le incompiute, come riaprire il cantiere da 12 milioni di euro per il restauro dell’emiciclo orientale, dove andrà l’Archivio campano. Entro Natale liberiamo la gran parte della facciata principale, nell’autunno 2016 liberiamo le facciate dei cortili e la Reggia tornerà visibile: poi ci sono da rifare i tetti, abbiamo chiesto il finanziamento. [..] Serve uno spazio mostre che manca, lo realizzeremo nei saloni della Scuola e altrove.”

Ampio spazio anche all’arte. La collezione di Lucio Amelio, “Terrae Motus”, sarà probabilmente collocata in un allestimento tutto nuovo. Saranno proprio queste opere a portare in tutto il mondo, attraverso uno scambio di mostre, ulteriore fama alla Reggia di Caserta: “Ne parlerò nel comitato scientifico e con la famiglia Amelio. Terrae Motus resta ancorata alla Reggia ma va attualizzata e incrementata. Serve un gestione più dinamica della collezione. Vorrei recuperare gli arredi che sono nei depositi, anche di Capodimonte”.

Mauro Felicori è estremamente deciso ad aumentare anche il numero di turisti che ogni anno arrivano in città per ammirare quella che un tempo era la dimora dei Borbone di Napoli: “Da qui può venire un messaggio del Sud. Serve la promozione, una migliore accessibilità, con i collegamenti ferroviari con Roma e Napoli. Se vado via da qui senza aver fatto crescere il numero di turisti che dorme a Caserta, ho fallito. Caserta mi chiede che la Reggia ritorni a essere quella cosa importante, come la pensò Carlo III. La gente mi incoraggia”.


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