Storia dei pasticcieri Bellavia: da Palermo a Napoli una tradizione lunga 92 anni


Un’amara notizia quella della chiusura della sede della Pasticceria Bellavia a via Luca Giordano. Sebbene abbiano annunciato l’apertura di una nuova sede, resta l’amarezza per il modo in cui è giunta la decisione: il proprietario di locali ha deciso di chiedere un fitto di 13mila euro al mese, troppi.

La famiglia Bellavia, a Napoli, è un’istituzione: la prima pasticceria nasce nel 1925, quando il fondatore Antonio Bellavia si trasferisce da Palermo a Napoli portandosi con sé l’antica tradizione dei dolci siciliani. Cannoli, cassate e altre specialità vengono offerte nella prima sede di Port’Alba.

Con l’arrivo dei figli Vincenzo e Giuseppe l’azienda si amplia e sorgono due nuovi sedi: una al Vomero e l’altra al Rione Alto, chiudendo quella di Port’Alba. Nel 1991 si giunge alla terza generazione e si crea una divisione commerciale e poi produttiva dei due punti vendita. Così Vincenzo Bellavia, la moglie Maria Pia e i figli si trasferiscono nella sede del Rione Alto, mentre Giuseppe con la sua famiglia rimane al Vomero.

Successivamente Vincenzo apre una nuova sede all’Arenella e, con i figli Lucio, Germano e Ursula, unisce in un’unica formula tradizione, innovazione e qualità. Nella sede del Vomero c’è (c’era) invece la famiglia di Giuseppe Bellavia.

Come ha raccontato lo stesso Diego nel suo annuncio di chiusura dell’attività, i cugini gli sono rimasti vicino e hanno aiutato lui e i fratelli in questo momento di difficoltà: un colpo duro da digerire, quello di chiudere un locale aperto 50 anni fa.

Una famiglia, quella dei Bellavia, divisi dal punto di vista lavorativo ma vicini con il cuore e con la passione e la qualità della pasticceria, che regala ai Napoletani dolci gioie da ben 92 anni.


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