La storia di Al-Fezzani: da bracciante nei campi del Napoletano a generale dell’Isis


Uno dei capi più potenti dell’Isis avrebbe lavorato per diversi mesi come bracciante tra Napoli e Caserta. A riportare la notizia è Il Mattino, in cui si legge che Abu Nassim, conosciuto però con il nome di battaglia Moez Al-Fezzani, sarebbe uno dei colonnelli del Daesh.

Lo stesso uomo, però, avrebbe lavorato per cinque mesi nei campi di Casal di Principe. In Italia è vissuto per due decenni: nato a Tripoli, dalla Tunisia è emigrato a Genova, da lì poi lo spostamento a Napoli. Nella città partenopea avrebbe trovato lavoro fuori la stazione di Napoli Garibaldi, dove sapeva che era un luogo di incontro di immigrati in cerca di lavoro.

Nei campi di Casal di Principe raccoglieva tabacco. Sarebbe ritornato più volte a Napoli dopo l’esperienza da bracciante. Dopo Napoli si sarebbe recato a Milano dove sarebbe venuto a contatto con il jihadismo militante frequentando le moschee milanesi.

Abu Nassim a Milano venne arrestato dalle autorità italiane; secondo gli inquirenti reclutava foreign fighters, un gruppo di combattenti che dall’Italia si recavano nei territori di guerra di al-Qaeda. Fu assolto poi nel 2012 ed espulso dall’Italia, perché considerato soggetto pericoloso per la sicurezza nazionale. Nel 2016 è stato arrestato in Sudan.

Oggi invece si troverebbe in Libia in guerra contro gli eserciti di Tripoli e Tobruk.


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