ADL contro Agnelli e la Juve: “Fiat e potere, non è successo niente con Calciopoli…”


Aurelio De Laurentiis durante un incontro con la stampa ha rilasciato alcune interessanti dichiarazioni che riguardano principalmente la VAR. Ecco quanto evidenziato dalla Gazzetta dello Sport:

“Sudditanza Juve? Certo che sì. la Juventus appartiene alla famiglia più potente d’Italia, con Calciopoli sarebbero dovuti andare giù pesanti, invece non è successo niente. Volete che si mettano contro gli Agnelli, contro la Fiat, contro il potere? Prima di farlo ci pensano su 20 mila volte. Ma il problema degli arbitraggi sbagliati riguarda tutta l’Europa.

Ha letto la nostra intervista con Nicchi? Ha difeso Orsato. “Giusto, lui difende la casta, difende la sua posizione. La verità è che gli arbitri non dovrebbero stare nella Figc, dovrebbero essere assunti come liberi professionisti e dopo tre errori dovrebbero essere sospesi. Sono i club che finanziano tutto e gli arbitri dovrebbero essere al di sopra delle parti. Io non voglio pensare male, ma qualcosa non va, è talmente evidente”.

Il calcio, dunque, sta perdendo credibilità? “Ma non è solo una questione di arbitri. La Uefa e la Fifa, per esempio, dovrebbero dipendere dall’ECA, noi mettiamo a disposizione 6.000 calciatori, dovremmo avere maggiore voce in capitolo, c’è in gioco la credibilità. In Europa noi italiane abbiamo contro Collina”.

Pare di capire che avrebbe fatto diversamente da Sarri? “Io non avrei mollato le coppe europee. Contro il Lipsia abbiamo perso l’andata perché alla vigilia lui aveva lasciato intendere che dell’Europa gli importava poco o niente. Dichiarazioni che potrebbero aver smontato i giocatori. Poi, a Lipsia, abbiamo dimostrato di poter vincere, ma non è bastato. In questi ultimi anni col lavoro che abbiamo fatto siamo arrivati a decine di milioni di tifosi nel mondo e 120 milioni di simpatizzanti , un fenomeno in crescita da due stagioni. Non posso rimproverarmi nulla, non ho paura di andare avanti. Tolti i tre anni per arrivare in A, sono 11 anni che il Napoli è in Europa, nemmeno la Juve ha fatto tanto. Continueremo a crescere”.

Con Sarri o senza? Con e senza, dipende da lui. Non mi sembra adesso il caso di insistere con lui, va lasciato lavorare tranquillo. Da gennaio gli ho parlato diverse volte, se alla fine vorrà rimanere per me sarà un grande piacere. Se qualcuno, poi, dovesse pagare la clausola rescissoria, a quel punto non potrei fare niente. Ma se lui volesse andare via a prescindere, significherebbe che non ha più motivazioni e dovrò prendere atto di questo. Attenzione, però, io non rinuncio ai miei diritti e quindi alla clausola”.

Cosa manca al suo Napoli per vincere lo scudetto? “Se non avessimo avuto gli infortuni di Ghoulam e Milik, avremmo avuto più possibilità di vincere. Mi si rimprovera di non aver fatto molto sul mercato. Il tifoso non vive la quotidianità, non sa come vengono allenati e utilizzati i giocatori. Giaccherini l’abbiamo dovuto dare via perché non è mai stato preso in considerazione, così come Maksimovic. Inglese sarebbe potuto venire, ma avrebbe giocato? E lui è uno che è arrivato in doppia cifra col Chievo. Per vincere lo scudetto e per avere un posto in Paradiso, in Europa, devi far girare la rosa e non devi avere incidenti. Verdi non è voluto venire, eppure avevamo fatto un’offerta incredibile. Temeva che non avrebbe giocato”.

Presidente, c’è la possibilità di ripartire da zero? “No, perché abbiamo una rosa di giocatori importanti, qualcuno ha clausole rescissorie, potrebbe andare via, però già stiamo lavorando con Giuntoli per ingaggiarne altri ancora più importanti. Abbiamo preso un giocatore che sta giocando in un altro campionato e che ha già fatto 20 gol. Non è che stiamo lì senza fare nulla, lo stesso Younes fa parte di questi investimenti. Stiamo programmando la prossima stagione, al di là di chi sarà l’allenatore».

L’addio di Reina apre alla sua successione, si parla di Rui Patricio: novità? “Lo stiamo trattando, mi piace molto. Però mi sono pure incontrato con gli emissari di Leno, sto valutando”.

Ha pensato anche all’eventuale sostituto di Sarri? “È dallo scorso ottobre che stiamo valutando una serie di tecnici, abbiamo visto gente in Portogallo, Spagna, Francia, Germania, Russia e anche in Italia se si volesse continuare col modulo ci sarebbe Giampaolo. Se si volesse spingere sull’acceleratore e prendere un innovatore con variabili possibili di gioco, potrebbe esserci Simone Inzaghi. A Spalletti non ci ho mai pensato se non tre anni fa, ma era incasinato con lo Zenit. Conte? È un amico, un bel colonnello che non fa fiatare più nessuno e che detta regole particolari. Secondo me Sarri rimane e se non volesse ho alternative altrettanto valide”.

 


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