FreeBacoli soccorre un territorio inestimabile


La Tomba di Agrippina, le Cento camerelle, il Tempio di Venere, la Grotta della Dragonara, il Tempio di Mercurio, la Piscina Mirabilis, il Sacello degli Augustalis, il Teatro romano, il Castello di Baia, i reperti archeologici sommersi di Baia e Pozzuoli.

Per tutto questo e per tutto ciò che unisce gli Scavi archeologici in questione con la campagna in atto per la salvaguardia del Fondo Amedeo Maiuri a Pompei, il padre degli studi archeologici campani, l’Associazione FreeBacoli cerca di richiamare l’attenzione delle istituzioni e dell’opinione pubblica, con una serie di iniziative per la valorizzazione di tutto questo enorme patrimonio dimenticato, e in particolare per il restauro della Tomba neroniana.

Con la collaborazione dell’amministrazione comunale FreeBacoli da avvio a un percorso turistico tra le bellezze archeologiche di Bacoli, il quale è concepito come un percorso turistico volto alla sensibilizzazione dei visitatori nei confronti dei siti archeologici limitrofi abbandonati. Si spera che questo percorso faccia da catalizzatore per la sensibilizzazione dei Ministeri, della Regione Campania e dei Poli Accademici e Universitari in virtù di un’opera di restauro e di integrazione turistica con i siti archeologici più inflazionati. Ciò non solo per difendere dall’incuria esempi della civiltà antica, ma per far rivivere un territorio economicamente, che invece di trattenere le sue professionalità e le sue risorse umane, le fa migrare.

FreeBacoli combatte per la sua terra a tutto tondo, per un progetto che riconsideri la regione Campania come regione archeologica e museale, un progetto per il futuro delle giovani generazioni e per tutta l’economia turistica campana.

 


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