Dopo 50 anni restituisce un reperto rubato a Pompei


Ci siamo ritrovati spesso a riportare notizie di furti e saccheggi registrati a Pompei, ma questa storia sembra avere proprio dell’incredibile perché in realtà il  furto, ad opera di una italo-canadese, sarebbe avvenuto nel 1964 durante un viaggio di nozze a Pompei, ma ecco che dopo 50 anni di oblio, la donna oramai ultrasettantenne ha voluto rimediare al danno fatto.

Anche se un po’ in ritardo, la “nonnina” ha scelto di restituire ai carabinieri italiani -Nucleo Tutela Patrimonio Culturale– l’antefissa in terracotta della fine del I Sec. D.C. rubata dalla copertura del quadriportico dei teatri. Lo straordinario oggetto, sottratto agli scavi il 29 giugno 1964, fu prelevato nei pressi del teatro grande e nascosto in borsa.

Un souvenir a dir poco speciale. Ma la donna si dice pentita, pare sia stato questo infatti il motivo che ha spinto l’anziana a contattare la Soprintendenza Speciale per i Beni archeologici di Pompei, Ercolano e Stabia per raccontare l’accaduto, manifestando però la volontà di riportare tempestivamente in Italia il tesoro rubato.

Dopo averlo restituito la signora ha dichiarato di essersi tolta un gran peso dalla coscienza con cui non riusciva più a convivere. Un gesto sconsiderato e folle, ha dichiarato, a cui però voleva finalmente rimediare.

L’antefissa, che a quanto pare non ha riportato alcun danno, questa mattina è stata restituita alla Soprintendenza di Pompei che provvederà a ricollocarla nella sua sede di origine. Una storia che ha veramente dell’incredibile e che fa riflettere sulla mancanza di un adeguato sistema di protezione archeologica che dura..da cinquant’anni!


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