1 Maggio. De Magistris: “L’onesta non è in vendita”


L’Italia una volta è stata una Repubblica fondata sul lavoro, questa stessa Repubblica riconosceva a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuoveva le condizioni che rendevano effettivo questo diritto. 

Non abbiamo involontariamente dimenticato i principi fondamentali sul diritto al lavoro riconosciuti dalla Costituzione Italiana, ma rivisto il tempo verbale. Dal presente indicativo al passato, perché oggi che si celebra la ricorrenza dei lavoratori, più che di far festa, magari in piazza ad ascoltare un bel concerto, oppure organizzando una passeggiata all’aria aperta, molti italiani e soprattutto i giovani osservano un triste orizzonte esistenziale: incertezza e precarietà (per i “fortunati”), con un destino ancora tutto da scrivere senza penna ed inchiostro. Quella penna che lo Stato dovrebbe consegnare ad ognuno di noi. Ma da tanto, troppo, tempo non è così.

E allora ci rimane la speranza, quella sarà sempre l’ultima a morire. Oggi tanti sono i messaggi più che di speranza sono portatori di illusione. Perché l’italiano è purtroppo diventato un cittadino disilluso di questa realtà nella quale è sempre più difficile viverci. Allora più che di reali possibilità futuristiche nelle quali ci è stata disegnata un’Italia in grande crescita economica, è stato, forse, più sincero ma soprattutto onesto il messaggio che il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, che ha dedicato ai napoletani in occasione del 1° Maggio. Ecco quanto scritto dal primo cittadino:

“Primo Maggio dedicato a chi lavora, a chi fatica. Con onestà, sacrificio, coraggio. Spesso con stipendi miseri.
Primo maggio dedicato a chi il lavoro lo ha perso. Dedicato ai giovani che hanno sete di lavoro. Primo maggio dedicato a precari e disoccupati. Dedicato a chi non si piega nei luoghi di lavoro. A chi ha perso il lavoro per difendere la dignità del suo lavoro, ma non ha smarrito i valori costituzionali. L’onestà non è in vendita. Primo maggio dedicato a chi lotta per i diritti, per la Costituzione, per la Giustizia.  Voglio dedicare questa giornata a chi resiste sempre, senza mollare anche quando il vento è duramente contrario. Ogni giorno bisogna ribellarsi alle ingiustizie ricordandosi sempre che la sovranità appartiene al Popolo”.


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