Terra dei Fuochi: Analizzati duemila ettari di terreno, solo due aree risultano inquinate


La Regione Campania continua a lavorare sulla spinosa questione della Terra dei Fuochi. Urge un piano di bonifica che renda nuovamente abitabili quei terreni devastati dalle eco-mafie. Nella giornata di ieri sono stati analizzati duemila ettari di terreno ed inaspettatamente i risultati sono stati meno tragici del previsto. Segnaliamo a tal proposito un articolo pubblicato su IlMattino.it.

Sulla base dei dati forniti dall‘Istituto superiore di Sanità, su duemila ettari di terreni analizzati solo due aree, di cui una non coltivata e un’altra, agricola, già sequestrata, sono risultate inquinate. Lo rende noto Daniela Nugnes, assessore all’Agricoltura della Regione Campania, al termine della riunione del tavolo delle bonifiche, svolta oggi a Palazzo Santa Lucia (sede della Regione Campania), a cui ha partecipato anche l’Istituto superiore di Sanità.

«Agiremo con fermezza e determinazione per interdire ogni coltivazione e per garantire la sicurezza dei cittadini consumatori», ha aggiunto l’assessore secondo il quale, «i dati diffusi oggi, nel corso del tavolo tecnico evidenziano che i prodotti agricoli dell’Area Vasta di Giugliano sono buoni e che le concentrazioni di metalli pesanti e di composti organici volatili sono al di sotto delle soglie consentite dalle normative vigenti».

«Questo è un eccellente indicatore del fatto che, – sostiene Nugnes – quando si parla di contaminazione dei prodotti agricoli, non si può assolutamente generalizzare. Continua la nostra azione a tutela della buona agricoltura della Campania, un comparto di eccellenza decisivo per l’economia regionale», ha concluso l’assessore regionale.

 


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