Sant’Arpino, sindaco ed assessori scelgono di ridurre i propri stipendi del 25% per riequilibrare l’economia del comune


Taglio degli stipendi a Sant’Arpino, in provincia di Caserta, per sindaco ed assessori. Una scelta lodevole, confermata da un’apposita delibera, che rende onore all’intera amministrazione comunale.

Dal testo del provvedimento si legge: “La Giunta Comunale, ad unanimità di voti resi nei modi e forme della legge, delibera di stabilire, a partire dal 1/10/2020, un taglio ulteriore alla retribuzione di posizione nella misura proporzionale del 25% sulla base della nuova pesatura effettuata dal Nucleo di Valutazione.”

L’Amministrazione comunale ha avviato una razionalizzazione delle spese ritenendo opportuno di andare ad agire anche sulle indennità percepite dai componenti dell’organo. Dunque, Sindaco, Vicesindaco e tutti gli Assessori hanno accettato di vedersi ulteriormente ridotto il proprio stipendio, già decurtato del 10% nell’ottobre 2017.

Facendo due conti, dunque, gli esponenti comunali, compreso il sindaco, non raggiungerebbero nemmeno la quota mensile di 1000 euro. I loro stipendi si attesterebbero intorno ai 600/700 euro circa.

Una mossa messa in atto per risollevare le sorti del comune e contribuire al riequilibrio della situazione economico-finanziaria. Il tutto semplicemente tramite una delibera finita sull’albo pretorio, senza sbandierare né pubblicizzare minimamente il gesto. Segno di un’amministrazione lodevole il cui obiettivo principale è realmente quello di pensare al bene collettivo.

Il taglio degli stipendi approvato a Sant’Arpino dovrebbe far riflettere ed essere da esempio per tutte le altre amministrazioni comunali, soprattutto in un momento come questo. L’emergenza Coronavirus, infatti, ormai da mesi, sta mettendo a dura prova l’economia della nostra regione e dunque dei cittadini.


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