Lavoratori in protesta a Montecitorio: “Domani apriamo tutti. Con le multe ci puliamo il c…”


Ambulanti, ristoratori e lavoratori appartenenti ai settori più disparati si sono riuniti a Roma, davanti a Palazzo Montecitorio, in forma di protesta contro il Governo e le continue chiusure imposte alle attività economiche.

Montecitorio, protesta dei lavoratori contro le chiusure

Già nelle prime ore del mattino i manifestanti sono partiti da diverse città, quali Napoli, Bari, Milano, per giungere sotto la sede della Camera dei Deputati. Lì si sono ritrovati per dare voce al dramma che stanno vivendo da ormai oltre un anno, soggetti a continue chiusure e restrizioni.

In queste ultime ore si stanno scagliando contro le autorità politiche intonando cori contro di loro, definendoli ‘buffoni’. Già attivo il movimento ‘Io Apro’, che riunisce i commercianti intenti a riavviare le proprie attività pur violando il decreto in atto.

Proprio loro denunciano: “Questo schifo lo stiamo subendo da un anno. Chiediamo aperture. Dopo un anno non si può parlare di emergenza. Se non sono in grado di organizzarsi la colpa non è nostra ma di quelle persone che sono lì dentro”.

E proseguono: “Domani dobbiamo aprire tutti quanti non avendo paura delle multe, è carta straccia, ci puliamo il c**o. Facciamolo per i nostri figli. Fino ad oggi ci hanno preso in giro: non sono scesi i contagi ma i soldi sui nostri conti. Non andremo via di qua. Siamo tantissimi e non possono dirci di no. Noi siamo tutti chiusi a far la fame”.

L’intento è quello di ottenere un’autorizzazione immediata che gli consenta di ritornare da domani alle proprie attività. In caso contrario: “Sfondiamo il Palazzo ed entriamo. Come hanno fatto loro: sono entrati e ci hanno sfondato la vita. Non c’è più il presente né in futuro per noi ed i nostri figli. Vogliamo le autorizzazioni, se non ce le daranno ce le prenderemo noi”.

Tra loro anche Vittorio Sgarbi: “Questo è un Governo illecito e contro la dignità dei cittadini. L’Art 1 della Repubblica dice che l’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro ma voi siete costretti a non lavorare. Loro sono abituati a non lavorare. Incapaci totali! Voi volete lavorare, loro non vogliono fare un c***o. Questo è un Governo della morte, che ammala i sani e non guarisce i malati”.

Elenca poi una serie di cose ritenute senza senso come l’utilizzo della mascherina: “Un po’ come mettersi il preservativo per farsi una s**a”. Il coprifuoco dopo le 22? Ma perché alle 23 cosa c***o capita? Quando siete di fronte a qualcosa che non ha senso non dovete accettarlo. La logica di questo Governo è in***arvi”.

Poco dopo la tensione è degenerata arrivando ad uno scontro tra manifestanti e polizia, giunta sul posto in assetto antisommossa. Qualcuno dei lavoratori in protesta è stato anche fermato dalle forze dell’ordine.


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