Basta al circo con gli animali in Italia: il Parlamento approva la Legge Delega


Basta allo sfruttamento degli animali nei circhi. La Camera dei Deputati ha approvato la nuova legge delega in materia di spettacolo, contestualmente all’approvazione dell’ordine del giorno proposto dalla deputata Patrizia Prestipino riguardante il divieto dell’utilizzo degli animali negli spettacoli circensi e simili.

Ciò significa che il Governo emanerà un Decreto Legislativo in cui sarà contenuto tale divieto, che ad oggi non esiste ancora. Non si conoscono neanche le modalità e quale sarà il percorso, la cosa certa è che in Italia, già dal prossimo futuro, gli animali non potranno essere impiegati negli spettacoli circensi ed itineranti. La Legge Delega ad ogni modo contiene una chiara indicazione affinché gli oltre 2000 animali attualmente impiegati possano trovare una nuova vita lontana da sfruttamento, maltrattamenti ed umiliazioni, così come ormai chiede la maggior parte dei cittadini italiani.

Tra coloro che esultano c’è LAV, la Lega anti vivisezione che da sempre si batte per tale traguardo. “Finalmente dopo anni di manifestazioni e petizioni anche in Italia non si potranno più utilizzare gli animali nei circhi e in spettacoli viaggianti, come già succede in oltre 50 Paesi nel mondo e in ultimo in Francia” – dichiara Andrea Casini responsabile LAV animali esotici – “Auspicavamo uno stop immediato, ma questo graduale superamento darà la possibilità alle aziende circensi di adeguarsi e convertirsi verso uno spettacolo libero da ogni sofferenza e per uscire da questa barbarie, scelta ormai obbligata per altro dalla scarsa affluenza di pubblico a spettacoli con presenza animale”.

La deputata Patrizia Prestipino invece dichiara: “Con grande gioia voglio annunciare che il governo, nella legge delega sullo spettacolo che prevede anche sostegni importanti per i lavoratori del settore, ha appena approvato il mio ordine del giorno che prevede il divieto dell’utilizzo degli animali nei circhi e negli spettacoli viaggianti. Non se ne può più di vedere quelle povere bestie esotiche costrette nei recinti delle nostre periferia. Speriamo che anche questa obsoleta e tristissima tradizione, che è contraria al benessere animale, diventi presto solo un brutto ricordo”.


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