Incredibile Mkhitaryan: “Non somiglio a Pippo Franco. E ridirei che siamo ingiocabili”


In un’intervista a La Repubblica, Henrikh Mkhitaryan, 36 anni, centrocampista dell’Inter, si apre con sincerità su squadra, ambizioni, delusioni e futuro.

Il suo stile diretto e senza filtri emerge subito:
“Dico sempre ciò che penso, senza cercare l’approvazione di nessuno. Se parlo, lo faccio per il bene della squadra. L’importante è non nascondersi: chiarezza e sincerità aiutano a crescere insieme”.

Il saluto a Inzaghi

Su Simone Inzaghi, l’addio è avvenuto lontano dai riflettori:
“Ci siamo salutati in privato. Niente post o dichiarazioni pubbliche. Ha fatto la sua scelta, l’abbiamo accettata. Ora si volta pagina”.

La ferita Champions e il Mondiale per Club

L’obiettivo del Mondiale per Club è anche quello di risollevare il morale dopo la pesante sconfitta in finale di Champions League contro il PSG:
“Il dolore per quel 5-0 non passerà mai. È stata una batosta. Ma dobbiamo ricordare anche il percorso straordinario che ci ha portati fin lì. Ora si guarda avanti: vincere nelle prossime settimane, nei prossimi anni. Non serve rimuginare, ma lavorare”.

“L’Inter ingiocabile? Lo penso ancora”

Riguardo alla sua celebre frase sull’Inter “ingiocabile”, Mkhitaryan non fa passi indietro:
“Non ho mai detto che lo siamo sempre. Ma in alcune partite lo siamo stati, per atteggiamento e intensità. Lo ripeterei senza problemi. Se qualcuno ci scherza su, non mi importa”.

Le emozioni, la famiglia, i ricordi

Infine, il lato più umano:
“Rido con i comici armeni. Le battute in altre lingue non mi fanno lo stesso effetto. Piango? Mi capita, quando sento storie che toccano il cuore o guardo certi film. Al Bano ha solo suonato al mio matrimonio, non ci frequentiamo. Pippo Franco? Dicono che mi somiglia, ma non è vero! (ride)”


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