Tensione e violenza in pieno giorno a Torre del Greco, dove lo scorso 26 gennaio è scoppiata una feroce rissa tra due gruppi ultras della Turris, in pieno centro cittadino.

L’episodio, legato alla partita Turris-Sorrento, ha portato all’emissione di 22 misure cautelari da parte del gip del Tribunale di Torre Annunziata, su richiesta della Procura oplontina.

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, lo scontro ha visto fronteggiarsi i tifosi dei gruppi “Hijos de Barrios” e “Ultras Torre del Greco”, rivali dopo la rottura del gemellaggio con la tifoseria della Nocerina.

Una frattura che avrebbe acuito le tensioni interne alla curva e dato origine allo scontro.

Nel dettaglio, la Polizia di Stato ha notificato tre ordinanze di custodia in carcere, due arresti domiciliari e diciassette divieti di dimora nel comune di Torre del Greco.

Agli indagati sono contestati i reati di rissa aggravata, danneggiamento, lesioni personali aggravate dall’uso di armi e travisamento del volto. Cinque soggetti rispondono anche della violazione del DASPO emesso dal questore di Napoli.

Le violenze, che si sono verificate intorno alle 17 nei pressi del “Bar La Torre”, in un’area distante dallo stadio, si sono trasformate in una vera e propria guerriglia urbana.

Gli ultras, armati di aste, caschi, cinture e oggetti contundenti, hanno seminato il panico tra i passanti, lanciando anche sedie, tavolini e sgabelli contro i rivali. A essere coinvolti, in totale, 24 individui, tra cui due minorenni, identificati grazie alle immagini di videosorveglianza.

L’indagine, è stata illustrata in conferenza stampa dal procuratore Nunzio Fragliasso, dal sostituto Andreana Ambrosino e dal dirigente del commissariato di Torre del Greco, Stefano Losco.