In coma da giugno dopo un incidente: non ce l’ha fatta la 18enne Sara Ricciardiello


Purtroppo non ce l’ha fatta Sara Ricciardiello, la 18enne di Calvizzano che era finita in coma dopo un incidente stradale lo scorso giugno. Da quel giorno in tantissimi sui social avevano lanciato appelli anche a donare sangue dato che la giovane era stata sottoposta a diversi interventi chirurgici.

Calvizzano in lutto per la morte di Sara Ricciardiello

Oggi la sua scomparsa come è stata comunicato dalla pagina social dell’associazione ‘Nessuno tocchi ippocrate’ che si era impegnata in prima linea nella raccolta di sangue:

“Abbiamo fatto tutto il possibile per te, la morte è crudele e lo sappiamo benissimo! Riposa in pace !
Sara Ricciardiello. Sara quella notte è uscita solo per divertirsi…..nella sua testa c’erano ancora tanti progetti”.!

La giovane si trovava in coma farmacologico all’ospedale Cardarelli di Napoli dove era stata trasportata in gravi condizionati dopo l’incidente avvenuto a Licola verso fine giugno. Nello scontro morì anche un altro ragazzo. Sara ha lottato per tre mesi ma poi è morta, avrebbe compiuto 19 anni il 17 dicembre.

Il cordoglio sui social per la morte di Sara

In tantissimi sui social hanno voluto esprimere un messaggio di cordoglio per la scomparsa di Sara. In primis il sindaco di Calvizzano, Giacomo Pirozzi, dove la giovane abitava:

Ci sono giorni che non dovrebbero esistere e cose che non dovrebbero mai accadere. Oggi la comunità piange la scomparsa della giovanissima diciottenne Sara Ricciardiello e di Antonio Agliata. Sara ha lottato a lungo, dopo quel tragico incidente a Licola, ma non ce l’ha fatta. Antonio anche lui dopo un terribile impatto con lo scooter è deceduto ieri a Calvizzano, in Via Mazzini. Due destini legati, due notizie terribili che mai avremo voluto ricevere. È un giorno tragico per il nostro paese. Siamo estremamente addolorati. Sono due lutti tremendi. In questo momento ogni parola è superflua. Siamo affranti come amministratori, come padri e come madri. Un abbraccio sentito alla famiglia di Sara e alla famiglia di Antonio. La terra vi sia lieve“.

Maria Teresa Ricciardiello scrive:

“Preghiera di una madre. Dolce Maria madre di Dio e madre nostra, io l’affido a te, tu che puoi, allontana tutte le incertezze, le paure e le amarezze, sii la sua compagnìa come vorrei fare anch’io. Accarezzale piano il viso
e poi falle un bel sorriso. Abbracciala forte forte per farle sentire l’affetto e con la mano sul cuore donagli tutto
il calore che può dare un grande amore, e poi tanti, tanti bacini per farle sapere che sei lì vicino. Allontana i brutti pensieri, fai ritornare il sereno. Allevia ogni dolore e fai risplendere il sole. Ecco Maria questa è la mia preghiera, ti prego accoglila come solo tu puoi fare. Così sia. Agli amici che ci sono vicini, perdonate se non rispondo ai messaggi e alle chiamate, è che proprio non ce la faccio. L’unica cosa di cui abbiamo veramente bisogno in questo momento è la preghiera, pregate con me. Grazie“.

Un’amica di Sara, la ricorda così:

La mia amica oggi non c’è l’ha fatta, Vi ringraziamo per tutto, e sopratutto a chi si è offerto di aiutarla.
Abbiamo fatto tutto il possibile per te, la morte è crudele e lo sappiamo benissimo! Riposa in pace piccola stellina… Sara Ricciardiello“.


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