Bacoli, ecco come si proteggono le spiagge libere: pulizia quotidiana, via gli ombrelloni abusivi
Giu 15, 2025 - Redazione Vesuviolive
Manutenzione e tutela delle spiagge pubbliche a Bacoli
Con l’arrivo dell’estate, a Bacoli scatta la stretta contro l’occupazione selvaggia delle spiagge libere. Il Comune ha avviato una campagna di rimozione di ombrelloni, sdraio e attrezzature lasciate sulla sabbia anche durante la notte, una pratica diventata sempre più diffusa e tollerata negli anni.
Pulizia e lotta agli incivili: così a Bacoli si proteggono le spiagge pubbliche
A prendere posizione è il sindaco Josi Gerardo Della Ragione, che attraverso un post pubblico ha spiegato le motivazioni del provvedimento: “Era una pratica intollerabile – ha scritto – che trasformava l’arenile libero in proprietà privata, anche per tutta l’estate”. L’intervento, accompagnato da un rafforzamento del servizio di pulizia e da una sinergia con le forze dell’ordine, punta a restituire legalità e decoro a uno dei beni comuni più preziosi del territorio: il mare.
“Sono di tutti! Ho disposto di rimuovere dalle spiagge libere di Bacoli gli ombrelloni e le sedie sdraio lasciati lì anche di notte, in attesa dell’arrivo la mattina del bagnante. Era una pratica intollerabile che trasformava parti di arenile libero in proprietà privata. E non per un giorno, una settimana, un mese. Ma anche per l’intera estate”.
“Vuole essere anche un avviso per chi persiste nella irregolarità. O, una volta goduta la giornata di mare, togliete i vostri ombrelloni: oppure verranno sequestrati. Non se ne poteva più. C’era anche chi praticava vere e proprie attività commerciali abusive su aree libere da concessioni. Con ombrelloni piantati h.24 finanche in battigia. Li stiamo rimuovendo tutti. Non ci fermeremo. Continueremo a vigilare per tutta la stagione estiva. In sinergia con tutte le strutture di controllo. Con un unico obiettivo: il rispetto delle regole, per tutti”.
“Termino, con un’altra bella notizia. Abbiamo potenziato il servizio di pulizia delle nostre spiagge. Devono essere sempre più pulite, più belle. Perché il servizio pubblico deve essere sinonimo di efficienza. E non più di degrado. Insieme, ci riusciamo. Un passo alla volta”.