Napoli, indagati 40 dirigenti dell’Asl: “Devono restituire 15 milioni di euro”


Un nuovo scandalo investe la sanità privata napoletana. Come riportato da Repubblica, la Corte dei Conti della Campania ha sequestrato 5 milioni e 500mila euro dai conti di 22 centri diagnostici e indagato 40 dirigenti dell’Asl Napoli 1. Tra il 2007 ed il 2012 migliaia di fatture sono state “gonfiate”, cioè senza gli “sconti” previsti dalla legge 296 del 2006, legge che venne fatta per quelle regioni che avevano bilanci negativi.

In questo modo, l’Asl avrebbe ridotto le tariffe da pagare ai centri privati. Questi sconti, tuttavia, non sono mai stati applicati. Il procuratore regionale contabile Marco Catalano ha stimato un danno alle casse della regione Campania di oltre 15 milioni di euro. Sono infatti 235 i centri diagnostici privati coinvolti che non hanno applicato la scontistica prevista dalla legge del 2006.


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