Un robot dirigerà il Festival di Ravello: è stato realizzato dalla Federico II

Immagine di repertorio


Al Ravello Festival è un robot a dirigere l’orchestra, progettato dal gruppo del professor Siciliano della Federico II. Il suo nome è RoDyMan, acronico per Robotic Dynamic Manipulation, ed esegue in particolar modo le musiche di Bach.

L’automa, stasera alle 21.00, si esibirà sul palco del Belvedere di Villa Rufolo, a Ravello. Il robot non sarà solo al meraviglioso Festival, ma vi prenderà parte assieme all’Ensemble strumentale del Conservatorio “Martucci” di Salerno e al direttore Massimo Carlini.

L’Orchestra salernitana si esibirà sulle note di Bach, Lully, Clarke e Purcell, guidata dal maestro Carlini e da RoDyMan. La scelta di usare un robot per dirigere l’orchestra si inserisce nell’ambito di un appuntamento tra arte e scienza, nato con la collaborazione di Città delle Scienze. La serata si concentrerà, altresì, sulla presenza nel mondo della musica e dello spettacolo di automi e intelligenza artificiale.

I temi che saranno affrontati dal professor Siciliano, ordinario di Automatica e direttore del Centro di chirurgia robotico, saranno sullo stato dell’arte oggi e le sfide tecnologiche del suddetto settore. Ma, Siciliano spiegherà il modo in cui ha insegnato al robot a interpretare i brani di musica classica.

RoDyMan è alto proprio 1 metro e 95, come il suo creatore Bruno Siciliano ed è un robot umanoide, che per la prima volta impugna la banchetta per la direzione di un’orchestra. Il gruppo della Federico II  lo ha fatto provare per una settimana, correggendo i gesti del robot, adattandoli a quelli di un direttore d’orchestra.

Massimo Carlini si è aggiunto alla compagnia del professor Siciliano per analizzare i movimenti del suo nuovo compagno di lavoro. “Gli abbiamo fatto indossare un giubbotto sensorizzato – spiega lo scienziato durante l’intervista al quotidiano La Repubblica – e sensori ai polsi e alla testa. Poi il maestro ha finto di dirigere il suo ensemble, su musiche di Bach. Con un nostro software abbiamo acquisito tutti i dati del suo movimento e un manichino virtuale, sullo schermo di un computer, li ha replicati”. 

Al Festival di Ravello i movimenti della bacchetta di RoDyMan sembreranno veri, non solo frutto di un algoritmo, non una semplice esecuzione fredda, a tutti sembrerà che il robot abbia un’anima.


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