Costruiscono occhio 3D per curare le malattie. Una napoletana nel team


La medicina fa sempre più passi da gigante e ciò dimostra come l’essere umano, un tassello alla volta, riesce a rendere la sua vita migliore in qualche suo aspetto.

L’ultima grande scoperta arriva dagli Stati Uniti, di precido dalla University of Pennsylvania, dove i ricercatori hanno messo a punto una nuova tecnica in ambito oculistico. Si tratta di un occhio artificiale “costruito” in 3D a partire da cellule umane. Esso è capace di aprire e chiudere le palpebre in idrogel sintetico, con un semplice click. Parliamo quindi di una vera e propria innovazione, che potrebbe aiutare di gran lunga i medici del futuro nella cura delle malattie dell’occhio.

La notizia che ancor di più ci interessa è che nel team di specialisti, i quali hanno preso parte al progetto, c’è anche una dottoressa di origini napoletane. Si chiama Giacomina Massaro-Giordano ed è una luminare in questo campo, tanto da aver dato un contributo fondamentale alle nuove scoperte. “L’organo spiega la Dott.ssa Massaro-Giordanorealizzato su un chip, è dotato di cornea, congiuntiva e lacrime artificiali e, in futuro, potrebbe essere usato al posto di modelli animali per studiare disturbi come l’occhio secco e per testare nuovi farmaci”.

Un plauso va a questa nostra conterranea, che ha contribuito a portare avanti il buon nome della cultura partenopea ed italiana nel mondo.


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