L’amore di Anna e Pasquale nonostante l’Alzheimer: l’Asl Napoli organizza le nozze


“Prometto di esserti fedele sempre, nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia, e di amarti e onorarti tutti i giorni della mia vita”. Recita così una delle formule del rito matrimoniale religioso cattolico.
Quanti giovanissimi pronunciano queste parole, sì con consapevolezza, ma magari senza sentirne il reale peso?
Quando hai già un’età in cui i capelli sono argentei o tinti di qualche sostanza chimica e dentro di te c’è una malattia, quelle parole, forse, le pronunci sentendone tutto il peso.

Ma l’amore rende leggeri, più leggeri della malattia. Lo sanno bene Pasquale, di 74 anni, e Anna, di 68. I due si sono incontrati nella cittadella riservata a pazienti con demenza senile e morbo di Alzheimer, alla residenza sanitaria assistita Frullone (Asl Napoli Uno).
Anna e Pasquale ci raccontano la storia più antica di tutte le storie: quella dell’amore.
La malattia li fa incontrare, la stessa malattia che gli fa pensare di non poter coronare il loro sogno d’amore. Ma in quel sogno ci hanno creduto medici, dirigenti, infermieri e assistenti sociali della residenza.

Hanno parlato con i familiari degli sposi e li hanno convinti a portare avanti il sogno di Anna e Pasquale, che diventa un po’ il sogno di ogni romantico.
Lo staff della struttura si è quindi trasformato in wedding planner e ha organizzato la cerimonia. Il vestito di Anna, il buffet con tanto di torta nuziale e la scritta “D’amor non siamo vecchi”.
Tutto questo nella “Giornata dell’Alzheimer” e non c’è cosa più bella che rispondere a una malattia con una promessa d’amore.

Un inno all’amore che è stato festeggiato in una Chiesa affollata, nel giardino della residenza, dove c’è stato il pranzo, dopo il saluto del direttore generale della Asl Napoli Uno Ciro Verdoliva soddisfatto di aver preso parte a una cosa così bella, che sicuramente ha le sue buone ripercussioni sulla salute dei pazienti.

Alla residenza del Frullone, diretta dalla dottoressa Graziella Milan, hanno regalato un sogno a due persone e raccontato a tutti che l’amore vince su tutto, anche sulla malattia.


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