Salvatore Giordano, morto a 13 anni. La famiglia: “Nessuno ci ha mai chiesto scusa”
Ott 11, 2019 - Concetta Formisano
Dopo cinque anni dalla tragedia, i genitori di Salvatore Giordano ancora non hanno avuto giustizia e temono che arrivi la prescrizione. Il loro figlio è morto per la caduta di un cornicione della galleria Umberto I di Napoli all’età di 13 anni. Roberta Rei, inviata de Le Iene, è andata a chiedere spiegazioni al Sindaco Luigi De Magistris sulla vicenda.
La mamma di Salvatore Giordano ha ricapitolato la vicenda: “Nostro figlio è stato lapidato, quando siamo arrivati in ospedale ci hanno detto che era in coma”. Quel fatidico pomeriggio, il ragazzo si era accorto che si stavano staccando dei calcinacci dalla galleria: “Ha spinto un suo amico e ha fatto scudo all’altro. A loro ha salvato la vita. Un istante dopo si è staccato il rosone che lo ha colpito alla testa e al torace. Dopo tre giorni è morto in ospedale”.
Sergio Pisani, avvocato della famiglia Giordano, afferma che già prima della morte del ragazzo c’erano state numerose segnalazioni di cornicioni pericolanti alla Galleria Umberto I: “A ogni segnalazione il Comune rispondeva di non avere responsabilità. Per loro doveva pensarci il condominio, ma in ogni caso l’amministrazione comunale aveva l’obbligo di imporre i lavori di messa in sicurezza”.
Lo scaricabarile del Comune è stato, però, smentito dalla famiglia e dal legale di quest’ultima: “La Procura dice che i calcinacci appartengono al Comune. Il punto in cui sono avvenuti i distacchi non ha nulla a che vedere con le abitazioni private perché stiamo parlando del tetto”.
Ma il Sindaco De Magistris, a distanza di cinque anni dall’accaduto, non ha voluto parlare. L’unica cosa che ha saputo dire è che avrebbe inviato i documenti necessari alla redazione de Le Iene (documenti che continuano ad attestare la non colpevolezza del Comune di Napoli) e che non avrebbe risposto oltre per evitare “strumentalizzazione politica”.
Il punto non è contestare le decisioni magistratuali per quanto riguarda la non colpevolezza del Comune di Napoli ma è contestare il fatto che il Sindaco De Magistris, in questi cinque anni, non ha saputo stare vicino alla famiglia del piccolo Salvatore. Nessuno, in questi cinque anni, ha mai chiesto scusa alla famiglia.
Intanto la famiglia Giordano cerca ancora giustizia per l’ingiusta morte del piccolo Salvatore che sembrerebbe essere colpevole di essersi trovato in quel posto in quell’istante.