Il “genio” del pezzotto abita a Secondigliano: la camorra ha bussato alla sua porta


Un giro di affari per oltre sei milioni di euro: questa è la considerevole cifra che F.M., 41 anni, nato in Molise ma residente a Secondigliano, si è trovato a gestire grazie alla Televisione pirata, il cosiddetto pezzotto. Abbonamenti, chiamiamoli così, che vendeva non solo a Napoli ed Italia ma in tutta Europa, a persone che volevano vedere a una cifra irrisoria i canali satellitari, soprattutto quelli sportivi.

Un business troppo importante per non fare gola alla camorra, in particolar modo al sanguinario clan Lo Russo che ha bussato alla sua porta. Oltre che dalla camorra, l’uomo ha dovuto difendersi anche dai suoi ex soci in affari che tentavano di spodestarlo o creare un mercato parallelo, una sorta di concorrenza. Messa da questo punto di vista, l’indagine coordinata dalla Procura di Napoli potrebbe avergli letteralmente salvato la vita.

Erano Malta e il Centro Direzionale i luoghi dove avveniva la magia del pezzotto: l’isola è un punto strategico per i traffici IPTV, mentre in una delle torri di Poggioreale erano collocati i suoi uffici, dove riceveva il segnale e lo trasmetteva ai propri clienti in tutto il continente.


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