Ferme le donazioni di sangue a Napoli “Mai come in questa fase è fondamentale donare”
Mar 06, 2020 - Concetta Formisano
A causa dell’emergenza Coronavirus, l’Avis Campania è costretta a lanciare un appello: “A Napoli città sono ferme le attività di donazione del sangue, mai come in questa fase è, invece, fondamentale continuare a donare”. Tra le cause del calo di donazioni di sangue indicate in un comunicato dell’Avis Comprensorio 5, i timori dei donatori dovuti alle prescrizioni sanitarie per il Covid-19.
Un’altra delle motivazioni, però, è un groviglio burocratico che il Comune deve assolutamente sciogliere in tempi brevi: alle emoteche dell’Avis, ultimamente, non viene concessa l’autorizzazione all’utilizzo del suolo pubblico napoletano. Viene opposta a ciò una presunta competenza territoriale esclusiva che, di fatto, impedisce la tutela di un principio pubblico.
In merito a ciò, fa notare il comunicato stesso dell’Avis Comprensorio 5, è stata sottoposta la questione al primo cittadino di Napoli, Luigi de Magistris con una lettera del consigliere comunale Carmine Sgambati: “I prelievi sono sicuri, le indicazioni chiare, le procedure aggiornate all’emergenza corrente. Bisogna continuare a donare: un’emergenza non può sacrificarne un’altra pur diversamente percepita.
“Denuncio da tempo commistioni, opacità, ambigue cointeressenze. L’esito di tanta scempiaggine si abbatte sempre su tutte le associazioni richiedenti tranne una che, anzi, ne trae vantaggio in termini di operatività nello spazio e nel tempo occupando con le proprie emoteche più postazioni e per più tempo lasciando le briciole alle altre.
“Il risultato è la sparizione dei punti mobili proprio in momento in cui andrebbe incentivata la raccolta per compensare la naturale diffidenza verso gli ospedali” sono state queste le parole del consigliere comunale Carmine Sgambati. Intanto, tante le polemiche sorte tra le varie associazioni che si occupano della raccolta.