Lavoratori dei bus turistici scendono in piazza a Napoli: categoria dimenticata


Napoli– Questa mattina ha avuto luogo la prima manifestazione dall’inizio dell’emergenza da Coronavirus. Sono stati i lavoratori dei bus turistici a scendere in piazza per avere certezze sul loro futuro.

Economia e turismo sono i settori più colpiti dalla pandemia. In molti hanno perso il lavoro ed altri lo perderanno. Tra questi, una categoria di lavoratori altamente a rischio, è quella legata ai bus turistici.

Non ci sono prenotazioni previste per tutto il 2020. Sono state cancellate tutte a causa della quarantena e dalla paura. Le banche però continuano a chiedere loro tasse e pagamenti.

I manifestanti, circa 200, lamentano di essere dimenticati dallo Stato. Neanche l’ultimo decreto infatti verte una sentenza positiva verso di loro come invece è stato fatto in Francia o in Germania.

La protesta è avvenuta in maniera civile e rispettando tutte le norme di sicurezza grazie alle distanze mantenute ed all’utilizzo delle mascherine.

Di certo non si può dire sia stata tranquilla. I conducenti hanno infatti sfilato per il centro con i loro autobus. Volevano farsi sentire e ci sono riusciti in pieno.

La manifestazione è poi proseguita a piedi da piazza Municipio fino a piazza Plebiscito dinnanzi alla prefettura.

Insomma si tratta di una delle categorie maggiormente a rischio a causa del Coronavirus. I lavoratori dell’associazione Assobus vogliono delle certezze da parte dello Stato perché in questo momento si sentono abbandonati. Intanto però è prevista anche un’ulteriore manifestazione per il 3 giugno.


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