Sala e de Magistris: “Sì al lockdown, ma confortato da dati scientifici e medici”


Napoli e Milano sono in questo momento le città in maggiore difficoltà per quanto riguarda la situazione coronavirus. Si tratta delle grandi città italiane con la maggiore densità abitativa, rese molto vivaci dai cittadini che sono abituati a viverle sia di giorno che di notte, con una grande attitudine alla mobilità e agli spostamenti. La diffusione dei contagi non può che preoccupare i relativi sindaci, Luigi de Magistris e Beppe Sala, i quali da tempo hanno rapporti molto amichevoli e collaborativi. I due primi cittadini sono allineati anche sull’ipotesi lockdown nelle città che governano, ed a tal proposito de Magistris dichiara:

Asl e Cotugno: lockdown indispensabile per almeno 3 settimane

“Stamattina ci siamo nuovamente sentiti, io e il Sindaco di Milano Beppe Sala, e vogliamo ulteriormente precisare, qualora non sia stato già sufficientemente chiaro, che noi non apparteniamo al partito del no-lockdown (qualora ci sia un partito del no-lockdown, o ci sia dall’altra parte un partito del si-lockdown). Noi siamo sindaci in prima linea che vogliamo semplicemente che lo Stato sia unito, che si lavori insieme, che se si devono prendere decisioni queste devono essere confortate da dati scientifici, medici, e che devono essere valutati nelle sedi istituzionali. Quello che abbiamo sottolineato con forza, che qualsiasi altra misura più restrittiva che dovesse essere adottata, non necessariamente il lockdown, deve essere contestualmente accompagnata da misure efficaci e concrete sul piano sociale, economico e del lavoro.”


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