Giornata della Memoria: il MANN ricorda le vittime dell’olocausto del mondo dell’archeologia


Per la Giornata della Memoria di quest’anno, il Museo Archeologico Nazionale di Napoli ha preparato una serie di post a tema per ricordare tutte le vittime dell’olocausto e, soprattutto, sui personaggi vittime dell’olocausto che ebbero un importante valore storico per l’archeologia e per il museo stesso.

Il primo post che la pagina Facebook ufficiale del MANN ha reso pubblico questa mattina è dedicato a una grande figura femminile, Alda Levi: “In questo 27 gennaio, vogliamo ricordare con voi tutte le vittime dell’Olocausto, soffermandoci su quei personaggi che ebbero un importante valore storico per il nostro Istituto.

“Partiamo da una grande figura di donna: Alda Levi, ebrea ed archeologa, nacque a Bologna nel 1890 ed intraprese la carriera di Ispettore proprio presso il Museo Nazionale di Napoli nel 1915. Tante le pubblicazioni della studiosa: anche allora, erano frequenti le attività di riordino delle collezioni, di cui troviamo eco nell’edizione delle terrecotte figurate. Nell’Italia ormai fascista (1924), Alda Levi ottenne il trasferimento a Bologna, spostandosi poi a Milano.
“Nel 1939, come gli altri impiegati pubblici ebrei, perse il posto a causa delle leggi razziali. Sopravvissuta alle persecuzioni nella Roma occupata dai nazisti, fu reintegrata nei ruoli del Ministero ed assegnata alla Soprintendenza Archeologica (1945). Il dolore le lasciò ferite insanabili: morì nel 1950, provata dalla discriminazione e dalle persecuzioni”.

Il #MANN e la Memoria!
In questo 27 gennaio, vogliamo ricordare con voi tutte le vittime dell’Olocausto, soffermandoci…

Pubblicato da Museo Archeologico di Napoli su Martedì 26 gennaio 2021

Oltre a ricordare le vittime dell’olocausto, il Museo Archeologico di Napoli vuole ricordare tutti gli ebrei che, nella storia, sono stati vittime di violenze. Il secondo post del giorno, infatti, recita così: “Ricordare significa rinforzare l’identità. E l’identità trova la sua materialità anche negli oggetti, che tramandano i segni del passato.

“Questa lastra iscritta di trachite proviene da Fuorigrotta (Napoli) e ricorda una defunta, Claudia Aster (Esther), “schiava di Gerusalemme”: la donna era forse stata venduta ad un liberto imperiale campano, di cui era diventata la concubina. Siamo nell’ultimo quarto del I secolo d.C. e Gerusalemme era stata distrutta da Tito nel 70 d.C.: di nuovo la diaspora, non l’ultima, aveva colpito il popolo di Israele”.

Il #MANN e la Memoria!
Ricordare significa rinforzare l’identità.
E l’identità trova la sua materialità anche negli…

Pubblicato da Museo Archeologico di Napoli su Mercoledì 27 gennaio 2021

Nel corso dell’intera giornata, un museo ormai così social come il Museo Archeologico di Napoli ci donerà sicuramente tante altre personalità che non possiamo e non dobbiamo voler dimenticare in questo giorno simbolico.


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