Whirlpool, Manfredi promette battaglia col Governo: “Dobbiamo avere ciò che meritiamo”


Il primo incontro davvero importante di Gaetano Manfredi, da nuovo sindaco di Napoli, è quello con i lavoratori Whirlpool. Il primo cittadino si rende conto bene della portata della situazione: dare una soluzione positiva agli oltre 300 lavoratori interessati significa dare una precisa immagine della nuova amministrazione, della città; significa far capire che a Napoli bisogna fare le cose per bene.

Promette di lottare Manfredi: “Mi batterò, sarò presente perché noi dobbiamo dare dei segnali. Se perdiamo la manifattura in Campania, a Napoli, non possiamo avere sviluppo e questo è un dato di fatto. C’è una serie di fronti che noi dovremo presidiare a Roma in maniera molto importante. Deve essere la prima dimostrazione del Governo sulla città e sulla Campania, noi dobbiamo essere trattati per ciò che meritiamo”.

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“Il tema Whirlpool è un tema simbolico della città, perché chiaramente questa vertenza, che si è trascinata per un tempo troppo lungo – perché il tempo conta quando si fanno le cose – rappresenta in questo momento una cartina al tornasole per tante cose. Stiamo vivendo un momento in cui ci sono degli investimenti, che significano delle prospettive industriali buone. Mi dicono che uno dei problemi per la crescita in Italia è la mancanza di manodopera, e quindi mi sembra paradossale che poi abbiamo 300 lavoratori qualificati a cui non riusciamo a dare una prospettiva”.

Le prospettive dopo l’addio di Whirlpool

“Io devo dire che c’è un impegno da parte del Governo per risolvere la questione. Ho detto che ci sono due cose fondamentali: salvaguardare i lavoratori e garantire continuità, che non è cosa semplice e penso che alla fine ci vorrà un provvedimento straordinario perché è impossibile con gli strumenti che esistono farlo, almeno dalla mia conoscenza delle cose; poi dare una prospettiva industriale concreta e qualificata. Per farlo ci vuole un progetto solido, questo della mobilità è un’opportunità considerando che nel Pnrr ci sono degli investimenti molto importanti sulla mobilità.

“Può essere un viatico molto buono per fare degli investimenti da parte di aziende che hanno commesse concrete, non gente che inventa la qualunque. È ovvio che le due cose devono andare di pari passo: l’impegno del Governo ci vuole, è fondamentale. Non abbiamo bisogno della cassa integrazione a vita, noi qua abbiamo bisogno di un progetto industriale serio che non solo garantisca il lavoro ai lavoratori che ci sono oggi, ma che lo garantisca anche a quelli che ci saranno domani e ad altri che ci sono oggi e un lavoro non ce l’hanno”.


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