Dopo 16 anni di lavori, le Vele di Scampia diventano sede universitaria: al via i corsi di Medicina


Da set di Gomorra a sede universitaria. Nuovo volto per le Vele di Scampia che dopo 16 anni di lavori sono pronte ad accogliere i corsi di laurea della Scuola di Medicina e chirurgia dell’ateneo dell’Università Federico II di Napoli.

DA GOMORRA A SEDE UNIVERSITARIA, NUOVO VOLTO PER LE VELE DI SCAMPIA

Le lezioni inizieranno già dal prossimo settembre in un’area che troppo spesso è stata associata alla criminalità organizzata anche a seguito della serie di successo Gomorra, girata proprio lì. Questo è solo il primo passo per la riqualificazione della zona voluta dall’amministrazione comunale e che prevede un “progetto sociale integrato” per il rilancio del quartiere e dell’intera area Nord. Sono infatti previsti anche interventi per il verde urbano, la realizzazione di una pista ciclabile e un’adeguata implementazione del sistema di trasporti. Ma ci sono voluti ben 16 anni di lavoro per consentire all’Università di entrare nelle vele in un modello che richiama quello di San Giovanni a Teduccio.

IL PROGETTO

Era stato proprio l’ateneo a darne notizia attraverso un comunicato di qualche anno fa:

Firmato il protocollo d’intesa per l’istituzione a Scampia della nuova Facoltà di Medicina e Chirurgia d’Ateneo. Laddove prima sorgeva la “Vela H”, verrà costruito il complesso universitario che ospiterà il corso di laurea in Scienze della Nutrizione Umana. A siglare l’intesa, il presidente della Regione Campania, Antonio Bassolino, il Sindaco di Napoli, Rosa Russo Iervolino e Guido Trombetti, rettore dell’Università Federico II.

Il progetto prevede la creazione di un edificio di 5 piani, per una superficie totale di 15 mila metri quadrati, dove saranno collocate 48 aule per 330 posti complessivi, un’aula magna, studi medici e laboratori, uffici e servizi alla didattica, consultori e ambulatori e, naturalmente, servizi per gli studenti. Si prevede che il progetto porterà sul territorio della periferia occidentale di Napoli circa 2.500 studenti“.


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