Campi Flegrei, 661 terremoti solo a maggio: il Comune di Napoli accelera sul piano di emergenza

I Campi Flegrei


Il Comune di Napoli ha pubblicato il bando che riguarda la realizzazione dei piani di esodo per il rischio vulcanico dei Campi Flegrei. Attualmente il livello di allerta è giallo, cioè significa che non siamo in uno stato di tranquillità (come il Vesuvio): ci sono attività sismica, formazione di gas e deformazione del suolo, anche se non ai livelli della crisi degli anni ’80.

Il Comune di Napoli pubblica il bando per il piano di emergenza dei Campi Flegrei

A porre l’attenzione sulla tempistica con cui è stato pubblicato il bando è la consigliera regionale Maria Muscarà: “Il Comune di Napoli ha finalmente ammesso la sua impreparazione circa i piani di esodo per il rischio vulcanico dei Campi Flegrei, giacché hanno difatti pubblicato solo oggi la gara per la redazione del piano di esodo assistito ed a quello autonomo per i cittadini della zona rossa”.

“Il paradosso sui piani si ha nel momento in cui Protezione Civile, INGV e Amministrazioni locali, garantiscono l’esistenza di piani di emergenza, con la conseguente esercitazione a Pozzuoli nel 2019, mentre invece il Comune di Napoli pubblica ora il bando per la realizzazione per gli stessi. Allora la domanda sorge spontanea: o era tutta propaganda con piani approssimativi ma mai definitivi, oppure non sono mai esistiti! Resta l’incapacità e l’impreparazione per un evento che certamente, se dovesse succedere, con questa classe dirigente, sarei poco rassicurata. Intanto, dopo aver trivellato negli anni precedenti per la ricerca dell’energia geotermica, aumentano le scosse di terremoto, sarà questo il motivo oppure è un caso, ma oggi si cerca di correre ai ripari”.

Il piano nazionale è un contenitore vuoto senza quelli locali

Navigando sul sito della Protezione Civile Nazionale, vediamo che effettivamente esiste un piano di emergenza dei Campi Flegrei, dove tuttavia sono dettate le linee generali. Una sorta di cornice che, successivamente, sono le istituzioni locali a dover riempire con i propri piani specifici, altrimenti l’impianto globale resta un contenitore vuoto ed inutile.

Il bollettino di maggio 2023 sui Campi Flegrei

Durante il mese di maggio 2023 nell’area dei Campi Flegrei sono stati registrati 661 terremoti con una Magnitudo massima=3.5±0.3. Di questi, 633 eventi (circa il 96% del totale) hanno avuto una magnitudo minore di 1.0 o non determinabile a causa della bassa ampiezza del segnale non chiaramente distinguibile dal rumore di fondo, 25 eventi (circa il 3.5% del totale) hanno avuto una magnitudo compresa tra 1.0 e 1.9, 2 eventi (circa lo 0.3% del totale) hanno avuto una magnitudo compresa tra 2.0 e 2.9 e 1 evento (circa lo 0.2% del totale) ha avuto una magnitudo maggiore o uguale a 3.0. In totale sono stati localizzati 331 eventi (circa il 50% di quelli registrati), ubicati prevalentemente tra Pozzuoli, Bagnoli, Solfatara-Pisciarelli e il Golfo di Pozzuoli, con profondità concentrate nei primi 2 km e profondità massima di circa 4.5 km.

Le reti di monitoraggio delle deformazioni del suolo confermano una geometria radiale del sollevamento centrato nell’area di Pozzuoli con una velocità massima di circa 15±3 mm/mese. Il sollevamento registrato alla stazione GNSS di Rione Terra (RITE), a partire da novembre 2005, è di circa 109.5 cm, di cui circa 76 cm da gennaio 2016. Le misure termografiche nelle aree monitorate mostrano andamenti della temperatura in diminuzione nell’area della Solfatara e in aumento in quella di Pisciarelli. I parametri geochimici confermano i trend pluriennali di riscaldamento e pressurizzazione del sistema idrotermale. Il flusso di CO2 dal suolo nell’area della Solfatara si conferma essere di circa 3000 t/d, valori comparabili a quelli che si ritrovano nel plume di vulcani attivi a degassamento persistente.


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