Premio Due Sicilie 2023 per le eccellenze del Sud: riconoscimenti a De Laurentiis e De Giovanni

Gennaro De Crescenzo, Maurizio De Giovanni ed Emilio Caserta


Il Movimento Neoborbonico ha festeggiato i suoi (primi) 30 anni di attività con un grande evento nel sontuoso Scotto Jonno, bar-ristorante e biblioteca nei locali dell’ex Tesoreria della Galleria Principe di Napoli.

30 anni del Movimento Neoborbonico: la consegna dei Premi Due Sicilie 2023

Per l’occasione sono stati consegnati i Premi Due Sicilie 2023 a Maurizio De Giovanni (che ha ricordato l’importanza delle radici e la necessità di un cambio della toponomastica, dedicando le strade napoletane ad eccellenze dimenticate), a Patrizio Rispo (che ha sottolineato il valore della verità storica), al direttore del centro produzione RAI Antonio Parlati, ai giornalisti Massimo Calenda e Pierpaolo Petino, a Maria Rosaria Rondinella e Paolo Sorge (medicina), Michele La Veglia (Museo Vigili del Fuoco) ed infine al presidente Aurelio De Laurentiis, che si è detto fiero del premio che riceverà a Roma la prossima settimana. Premiati anche i ragazzi di Napulitanata, vera eccellenza napoletana, difensori della canzone tradizionale napoletana nel mondo.

La premiazione di Patrizio Rispo con Salvatore Lanza

“Ringrazio tutti i presenti, soprattutto i delegati delle altre regioni in particolare degli Stati Uniti, della Lombardia, delle Puglie alle Calabrie – dichiara il presidente del Movimento Neoborbonico, Gennaro De Crescenzo – ed i tanti che in questi anni hanno contribuito ai successi conseguiti sulla strada di Memoria, Orgoglio e Riscatto”.

“Dopo 30 anni, siamo sicuri che i nostri temi e le nostre battaglie sono riusciti ad entrare nella vita di tutti, come ci è stato riconosciuto da tanti stasera – dichiara Salvatore Lanza, segretario nazionale dei neoborbonici – vediamo nuove generazioni più orgogliose e con identità più forti, un tempo ci deridevano oggi ci rispettano. Stiamo finalmente costruendo una nuova classe dirigente”.

“Appuntamento ai prossimi eventi e ai prossimi premi con la fierezza di aver cambiato la storia e di essere diventati, con centinaia di migliaia di persone, una categoria storiografica e culturale associata alla difesa di Napoli e del Sud – conclude Emilio Caserta, responsabile dei giovani neoborbonici – stiamo vedendo un senso di appartenenza maggiore, anche per i giovani che ancora oggi sono costretti a partire: il prossimo obiettivo è quello di vederli restare”.


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