“Salvi per miracolo”: Federico II, crolla solaio durante un esame alla facoltà di Ingegneria
Mar 12, 2025 - Stefano Esposito
Intorno alle ore 15 di martedì 11 marzo, una porzione di solaio è crollata all’interno di un’aula della Facoltà di Ingegneria, situata nella storica sede di Piazzale Tecchio, nel quartiere Fuorigrotta.
Il cedimento è avvenuto mentre era in corso un esame, suscitando panico tra gli studenti presenti. Fortunatamente, non si registrano feriti, ma l’incidente ha lasciato sotto choc molti dei testimoni.
La dinamica dell’incidente
Il crollo ha interessato l’Aula Disegno, ubicata al primo piano del plesso, un edificio progettato tra gli anni ’50 e ’70 da Luigi Cosenza e altri architetti.
Secondo le prime ricostruzioni, si è verificato uno “sfondellamento” del solaio, un fenomeno che comporta il distacco della parte inferiore della struttura, lasciando esposti i calcinacci.
Gli studenti hanno descritto momenti di terrore: “Abbiamo visto della polvere bianca cadere dal soffitto, poi in una frazione di secondo sono venuti giù tanti calcinacci,” ha raccontato una studentessa presente al momento del cedimento. Un altro testimone ha riferito di una collega in stato di shock, vicina al punto del crollo, e di una studentessa su sedia a rotelle che è stata prontamente messa in salvo da una compagna.
L’aula è stata immediatamente evacuata, mentre il resto della struttura è rimasto operativo. Nessun ferito è stato segnalato, un esito definito “miracoloso” da alcuni presenti, considerando la gravità potenziale dell’accaduto.
Le Cause: umidità e strutture anni ’60
Andrea Prota, presidente della Scuola Politecnica e delle Scienze di Base della Federico II, ha fornito una prima spiegazione tecnica sull’incidente. “La causa è certamente ascrivibile all’umidità e a fisiologiche infiltrazioni d’acqua,” ha dichiarato. “In questo tipo di solaio degli anni Sessanta, cosiddetto ‘SAP’, l’acqua provoca la corrosione dei ferri di armatura, con un conseguente aumento di volume che spacca i laterizi.”
Si tratta di una problematica nota in edifici di quell’epoca, che richiedono manutenzione costante per garantire la sicurezza.
La sede di Piazzale Tecchio, simbolo dell’architettura modernista napoletana, ha subito negli anni vari interventi di ristrutturazione. Tuttavia, l’incidente di ieri solleva interrogativi sulla condizione complessiva delle strutture universitarie e sulla necessità di un monitoraggio più capillare.
L’aula coinvolta è stata chiusa immediatamente dopo il crollo, e le autorità accademiche hanno annunciato che a partire da oggi, 12 marzo, verranno effettuate ispezioni approfondite. “Sarà condotta un’analisi accurata e procederemo con la messa in sicurezza per rendere lo spazio nuovamente disponibile,” ha assicurato Prota. L’obiettivo è evitare che simili episodi si ripetano, garantendo la tutela di studenti e personale.