Napoli, NO al mare come bene esclusivo per ricchi: ecco il bagno collettivo a Posillipo

Foto: Mare Libero Napoli


Domenica 15 giugno un bagno collettivo, sulle spiagge di Napoli, per rivendicare il diritto ad un mare libero e gratuito. Per sottolineare un diritto essenziale, quello di bagnarsi nelle acque della propria città senza dover subire un salasso economico, senza dover essere identificati per fare un tuffo, senza dover lottare per un posto a causa del numero contingentato.

In difesa del diritto al mare libero

Nonostante le sentenze dei giudici del Tar, che hanno accolto sempre le istanze di cittadini e attivisti per il mare libero, è tornata puntuale l’iniziativa del Comune di Napoli che mira a limitare il numero di bagnanti. Le fasce più penalizzate sono ovviamente quelle più deboli: chi non ha redditi pressoché da capogiro non può permettersi di andare al mare tutti i fine settimana. Una famiglia normale, che non può sovvenzionare i figli con paghette settimanali a due zeri, non può far sì che i ragazzi vadano in spiaggia. Al posto, magari, di restare per strada.

L’importanza sociale delle spiagge libere

Il discorso è più complesso di quello che sembra. Entrano in gioco le politiche di inclusione sociale, le politiche giovanili, il principio di eguaglianza sancito dall’articolo 3 della Costituzione. Il mare non solo è di tutti, ma è un bene di vitale importanza per la qualità della vita.

Le istituzioni napoletani però dimostrano, per l’ennesima volta, di essere distanti dalla popolazione. I rappresentanti locali rappresentano de facto soltanto le élite e per esse si adoperano, come un servo che dedica tutto il proprio essere al suo padrone.

L’iniziativa

Per questi motivi, e non solo, gli attivisti di Mare Libero, Gratuito e Pulito di Napoli hanno indetto un’azione – ovviamente e come sempre pacifica (concetto da precisare per evitare sciacallaggi) – che consiste in un bagno collettivo anche in corrispondenza dei lidi privati. L’accesso alla battigia è per legge, infatti, sempre garantito e non può essere ostacolato il diritto a bagnarsi in mare. L’appuntamento è per domenica 15 giugno, alle ore 10.00, a largo Sermoneta.


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