Stesa tra la folla a San Giovanni a Teduccio, rotta la “pace mafiosa”: che succede nel quartiere a Est di Napoli
Set 12, 2025 - Redazione Vesuviolive
Operazione dei carabinieri a San Giovanni a Teduccio
Nuovo colpo della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli nella lotta alla criminalità organizzata. Il Giudice per le indagini preliminari ha disposto la custodia cautelare in carcere per due persone accusate di aver partecipato alla “stesa” del 19 aprile scorso a San Giovanni a Teduccio.
L’episodio, avvenuto in via Nuova Villa all’incrocio con via Villa San Giovanni, aveva visto spari intimidatori in presenza di numerosi cittadini. Secondo le indagini, l’azione sarebbe stata realizzata con modalità tipicamente mafiose e finalizzata a ribadire la supremazia sul territorio.
Guerra tra clan, rotta la pace mafiosa
Le indagini, condotte dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Napoli e coordinate dalla DDA, hanno ricostruito i contorni della vicenda. La “stesa” si inserisce nei contrasti tra i clan Rinaldi-Reale e il gruppo D’Amico, detto “Gennarella”.
La tregua siglata in passato tra i due schieramenti sarebbe saltata durante il periodo pasquale di quest’anno, aprendo la strada a una nuova escalation di violenza. La sparatoria di aprile è solo uno dei numerosi episodi intimidatori registrati negli ultimi mesi nel quartiere.
Intercettazioni e indizi di colpevolezza
Gli investigatori sono riusciti a documentare la rottura degli equilibri criminali grazie a un’attività combinata di intercettazioni e indagini sul campo. Elementi che hanno fornito gravi indizi di colpevolezza nei confronti dei due indagati, oggi sottoposti a misura cautelare.
Resta chiaro che il provvedimento è di natura precautelare: i destinatari, infatti, sono indagati e come tali da considerarsi innocenti fino a eventuale sentenza definitiva. Intanto, il quartiere continua a essere un epicentro delle tensioni tra clan, con i cittadini costretti a convivere con un clima di paura.
