Il Portici comprato da Emanuele Filiberto di Savoia, i tifosi insorgono: “La vostra presenza è indesiderata”


Dopo l’acquisizione del Savoia e della Real Agro Aversa, il principe Emanuele Filiberto di Savoia ha deciso di puntare anche sulla piazza di Portici acquistando la squadra locale che attualmente è in Serie D. Notizia che però non ha fatto felici i tifosi della squadra biancoazzurra. Sia per l’idea di condividere il presidente con la squadra di Torre Annunziata (Savoia) e sia per un richiamo storico datato 1863. L’idea dunque dei tifosi locali è stata quella di esporre uno striscione nei pressi della stazione di Portici Bellavista per esprimere il proprio dissenso sulla nuova presidenza.

Lo striscione dei tifosi del Portici

Sorto nei pressi della stazione di Portici Bellavista, gli ULTRAS PORTICI hanno esposto il loro dissenso all’acquisizione di Emanuele Filiberto di Savoia scrivendo: “Questa cordata appartiene ad una casata, da noi disprezzata. La vostra presenza sarà sempre indesiderata”.

Museo di Pietrarsa

Una rivalità nata nel 1863 dopo la Strage di Pietrarsa

Uno striscione e una presa di posizione che nasce dopo l’Unità d’Italia e soprattutto con la Strage di Pietrarsa del 1863. L’eccidio che ha coinvolto i lavoratori dello stabilimento siderurgico nelle Officine di Pietrarsa per mano del Corpo delle Guardie di Città il 6 agosto 1863. La vicenda inizia qualche mese prima, quando a seguito di alcuni tagli fu dimezzato il personale all’interno di questa industria, per la scelta del nuovo Stato italiano di puntare sull’Ansaldo di Genova nonostante fosse più arretrata.

Ciò portò gli operai a scioperare fino al 23 giugno, giorno in cui Iacopo Bozza (capo della ditta che usava lo stabilimento) promise il reintegro di tutti gli operai ma dimezzando la paga. Dopo un mese di tregua, a seguito di un ritardo del pagamento dei quasi 500 operai, i lavoratori ritornarono a scioperare. Dopo un paio di richieste alla polizia di Portici di intervenire da parte dei dirigenti dell’azienda intervenne Nicola Amore (futuro sindaco di Napoli) ad entrare con i bersaglieri a Pietrarsa e caricare gli operai provocando 4 morti e 17 feriti. Da qui ecco il motivo per il quale Portici si definisce “Borbonica” arrivando così a rifiutare che un “Savoia” prenda il comando della squadra locale.


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