Covid Pozzuoli, aumentano ancora i casi. Contagiati anche due bambini: chiuse le scuole


Aumentano i casi covid a Pozzuoli, una delle città nel Napoletano più colpite dall’inizio della pandemia. Come sempre ad aggiornare i numeri relativi al virus ci pensa il sindaco Vincenzo Figliolia sulla propria pagina facebook:

AGGIORNAMENTO CORONAVIRUS
L’ASL mi ha comunicato i dati relativi ai tamponi processati nelle ultime ore.
CINQUE cittadini risultano positivi al Covid-19
– CINQUE risultano guariti definitivamente.
Oggi abbiamo avuto anche notizia di due casi positivi di alunni che frequentano due diverse scuole di Pozzuoli: l’Oriani a Licola e la Pergolesi ad Arco Felice. Sono scattate immediatamente le procedure previste dal protocollo per la gestione dei casi covid-19 negli istituti scolastici. I due bambini stanno bene, ma restano in isolamento domiciliare.

Il virus circola tra noi. Questo è il risultato di una convivenza che non rispetta le regole basilari per rallentare il contagio. Ricordiamoci sempre che è fondamentale non creare assembramenti, igienizzare le mani e indossare sempre la mascherina!
Ad oggi sono 253 in tutto gli abitanti della nostra città che hanno contratto il coronavirus dall’inizio dell’epidemia.
– 106 persone sono attualmente contagiate
– 134 persone sono guarite definitivamente
– 13 persone sono decedute“.

 

🔴 AGGIORNAMENTO CORONAVIRUS

L’ASL mi ha comunicato i dati relativi ai tamponi processati nelle ultime ore.
– CINQUE…

Pubblicato da Vincenzo Figliolia su Lunedì 5 ottobre 2020

Ancora una volta dunque il primo cittadino di Pozzuoli è costretto a fare i conti con il covid e a dover ammonire i propri concittadini, rei di non rispettare alla norma le regole vigenti sul territorio. Solo pochi giorni fa aveva annunciato 12 casi di covid in un solo giorno, scrivendo anche un lungo sfogo sulla questione:

Se avessimo dato ascolto solo alle fonti ufficiali, piuttosto che a detrattori, scienziati da ribalta, virologi dell’ultima ora, negazionisti e maestri del click-baiting, avremmo forse continuato a comportarci come era necessario fare. Oggi non ci troveremmo costretti a limitare attività che era possibile condurre con ampi margini di sicurezza. O a schierare controlli e comminare sanzioni“.


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