Tentato omicidio a Pozzuoli: Gaia sopravvive per miracolo all’aggressione dell’ex fidanzato
Apr 07, 2025 - Redazione Vesuviolive
Una vicenda drammatica ha scosso la tranquilla cittadina flegrea nella serata di ieri, quando Gaia, una giovane madre di 25 anni originaria di Bacoli, è stata vittima di un brutale agguato orchestrato dal suo ex fidanzato, un uomo di 36 anni, insieme a due complici.
L’episodio, che ha sfiorato la tragedia, si è consumato nei pressi del suggestivo belvedere di Pozzuoli, trasformando un luogo simbolo di bellezza in uno scenario di violenza.
Pozzuoli, Gaia brutalmente aggredita: “Sono viva per miracolo, pensavo di morire”
Secondo quanto ricostruito dalle forze dell’ordine, Gaia è stata aggredita mentre si trovava da sola. L’ex compagno, con cui la relazione si era interrotta a gennaio e da cui ha avuto un figlio di pochi mesi, l’ha prima colpita con pugni, riducendola in un bagno di sangue.
Non contento, ha poi tentato di sollevarla e gettarla oltre la balaustra del belvedere, un gesto che avrebbe potuto costarle la vita. Solo la strenua resistenza della giovane e l’intervento provvidenziale di alcuni passanti hanno impedito il peggio.
Il racconto di quegli attimi drammatici
Come ha raccontato la stessa vittima al deputato Borrelli, lei era in macchina quando è arrivato il suo ex compagno che, con l’aiuto di due complici, l’ha trascinata fuori dall’abitacolo.
Da lì sono partiti schiaffi, pugni e calci ma è stato solo l‘inizio di una brutale aggressione. L’uomo ha tentato di uccidere Gaia scaraventandola dal parapetto del Belvedere ma lei è riuscita fortuitamente ad opporre resistenza e così i tre aggressori l’hanno presa di peso e gettata nella loro auto, sui sedili posteriori, continuando a tempestarla di botte.
Li però la ragazza ha trovato il cellulare del suo ex e con quello ha telefonato a suo padre per chiedere aiuto. Cosi i tre impauriti per l’arrivo delle forze dell’ordine, hanno scaraventato Gaia sull’asfalto e sono fuggiti. La donna una volta riuscitasi a mettere in piedi ha, dopo vari tentativi, fermato un’auto che passava di lì ed ha chiesto aiuto.
“Pensavo di morire, sono viva per miracolo,” ha dichiarato Gaia in un’immagine diffusa sui social, che la ritrae con il volto tumefatto e segnato dalle percosse.
Ricoverata d’urgenza, i medici le hanno diagnosticato lesioni guaribili in 30 giorni, ma il trauma psicologico potrebbe richiedere molto più tempo per essere superato.
I Carabinieri del nucleo operativo e radiomobile di Pozzuoli, allertati dal numero di emergenza 112, sono intervenuti tempestivamente, rintracciando e arrestando l’aggressore in flagranza differita con l’accusa di tentato omicidio. In carcere anche i due complici, che avrebbero partecipato all’agguato pedinando e bloccando la vittima.
La notizia ha scatenato un’ondata di solidarietà sui social, dove è partita una campagna di sostegno promossa anche dal sindaco di Bacoli, Josi Gerardo Della Ragione. “È viva per miracolo. Uno scandalo, una tragedia evitata solo per un soffio,” ha scritto il primo cittadino, denunciando la gravità dell’episodio e invitando le donne a rompere il silenzio sulle violenze subite. “Abbiamo istituito il Centro Antiviolenza e la Consulta per le Pari Opportunità, ma c’è ancora tanto da fare. Gaia, non sei sola,” ha aggiunto.