Il progetto dimenticato del porto di Torre del Greco: buttati 15 milioni di euro


Torre del Greco gode di una posizione strategica, situata al centro del Golfo di Napoli, possiede il litorale più lungo di tutta la provincia. E pure sembra che a questa città manchi qualcosa. In tanti anni di campagne elettorali c’è un progetto che da sempre è presente nelle pagine dei programmi dei candidati alla poltrona da sindaco. Si tratta del nuovo porto, realizzato sulla carta ma che non ha ancora visto la luce. Carlo Esposito, imprenditore torrese presidente dell’Associazione Sviluppo Area Porto, costituita insieme ad altri commercianti della zona si esprime sulla questione. Due anni fa ha investito in quell’area aprendo il Red Hot Tower Pub in Corso Garibaldi, una delle strade principali della zona portuale.

Corso Garibaldi: le attività e l’associazione Sviluppo Area Porto.

300 metri di strada con circa venti attività tra vecchie e nuove, Corso Garibaldi negli ultimi anni ha assunto una veste nuova grazie anche ad un restyling di diversi palazzi. “Dopo due anni di attività, dopo la ristrutturazione del “Bar da Ciccio” e “Taverna e Mare” e l’apertura di “A Rummeria” (altri locale della zona), la nostra è stata la seconda realtà imprenditoriale aperta qui. In due anni sono tanti gli imprenditori nuovi o che già avevano un’attività che hanno investito qui” – dice Esposito.

“Sviluppo Area Porto, è l’associazione che abbiamo costituito di cui sono presidente. I cittadini sembrano apprezzare gli sforzi dei vari imprenditori, ed hanno constatato l’aumento del flusso di persone che anima questa parte della città soprattutto nel fine settimana. Una cosa che manca in quest’area è una zona limitata al traffico, basterebbe anche un solo giorno a settimana. La zona mare mi piace definirla L’oro di Torre del Greco”.  

Il problema parcheggi.

Dove c’è una forte presenza di attività e di conseguenza una massiccia affluenza di persone, il problema di tutte le città sono i parcheggi, in merito a questo Carlo Esposito ci spiega: “La mancanza di parcheggi è un problema importante. In modo particolare ora con l’apertura di tanti locali e quindi con maggiore affluenza di persone si sente ancora di più la necessità di un parcheggio che sia il più vicino possibile ai locali. Ci sono soluzioni alternative come aree di sosta a pagamento oppure altri liberi a 200/300 metri da qui, come quello all’hotel Poseidon, oppure al porto, ai Mulini ed altre aree lungo la strada”. 

Puntare su turismo ed eventi.

Una soluzione per lo sviluppo della città, Carlo Esposito la vede negli eventi e nel turismo: “Bisogna puntare anche su attrattori turistici come gli eventi, sarebbero un’ottima opportunità di rilancio. Come associazione abbiamo consultato esperti, per l’organizzazione di un festival che sia un appuntamento annuale con attività culturali e musicali annesse. Ci sono incentivi dello Stato per questo tipo di iniziative. 

“Sono tanti i turisti presenti, che purtroppo vagano senza indirizzo per mancanza di un info point turistico che possa dare loro informazioni necessarie. Capita che noi li facciamo accompagnare in albergo perché non ci sono trasporti adeguati. Manca un assessorato al turismo che operi per lo sviluppo del turismo a Torre del Greco, una sorta di manager del turismo. In questa zona ad esempio non c’è un punto vendita che proponga i nostri prodotti di artigianato locale dove poter comprare souvenir, coralli, cammei. Il discorso dello sviluppo del porto è fondamentale per quello del turismo proprio perché sono tante le imbarcazioni di turisti che arrivano nel nostro attuale porto. Gli eventi sono un importante attrattore sia per far restare in città i cittadini sia per far si che arrivino i cittadini dei comuni limitrofi”.

Il progetto del porto, la speranza per l’intera città.

“Esiste un progetto approvato nel 2016 dall’allora Commissario Prefettizio, ideato dell’architetto Giovanni Falanga. Un progetto fattibile con annesso spostamento dei cantieri in un’area destinata alla cantieristica in una zona differente da dove si trova ora. Il progetto ebbe anche dei fondi pari a 15 milioni di euro, ottenuti grazie ad un bando nazionale, quello del porto di Torre del Greco fu considerato uno dei migliori progetti. Quei fondi sono stati purtroppo persi e il progetto non si sa perché si è arenato.

“Come associazione stiamo sollecitando gli enti di riferimento a riprendere il progetto, rivederlo e farlo realizzare facendo in modo di ottenere altri fondi. Un porto nuovo gioverebbe alla città su due aspetti: allo sviluppo della cantieristica, e soprattutto allo sviluppo turistico. Sono quattro, cinque, i cantieri operativi poi c’è qualche deposito. I cantieri non vanno mortificati quindi a loro va destinata un’area adatta alla cantieristica. Se venisse liberata l’area dove sono oggi i cantieri darebbe un miglioramento a livello paesaggistico enorme”.

La zona non è in mano alla criminalità.

“Questa non è una zona ad alto tasso di criminalità, anche se sono stato vittima di un danno al mio locale, di certo non posso dire che questa è una zona pericolosa. I delinquenti abitano un po’ ovunque, ma di certo non è che ci sono sparatorie e rapine tutti i giorni” , spiega Carlo Esposito che proprio alcuni mesi fa ha subito danni al suo locale.

Il consiglio al Sindaco: un governo di assessori che si concentrino sullo sviluppo di Torre del Greco.

“Il sindaco ha ritirato le dimissioni, scelta che appoggio in pieno. Non è possibile che si parli di elezioni ogni due anni. Il mio consiglio è di fare un governo che parta immediatamente per lo sviluppo principale del turismo e non solo. Partire con il progetto dei parcheggi per arrivare alla valorizzazione e allo sviluppo della nostra città e delle attività, quali: la floricultura, il corallo, i cammei e la cantieristica. Servono assessori, che si occupino di progettazione a breve, medio e lungo termine. Ci vogliono persone capaci di fare quello che sono chiamati a fare, e che portino avanti i progetti. Questo è quello che mi sento di consigliare al nostro sindaco”.

Il futuro della città.

“Il futuro di questa città, lo vedo da ottimista. Bisogna rimboccarsi le maniche, politici, imprenditori, tutti insieme per la rinascita della città. Manca progettualità, si fanno solo strade e marciapiedi ma nulla di più. Finanziamenti per eventi culturali non se ne richiedono, Torre del Greco non ha presentato nulla. Portici, Ercolano hanno avuto finanziamenti per gli eventi”. 

I punti di forza nelle nostre radici: corallo, cammei, fiori, cantieri e ristorazione.

“Corallo, cammei, fiori, cantieri e ristorazione sono quattro fonti di sviluppo economico importanti. Ci sono tanti ristoranti tra cui alcuni storici soprattutto in questa zona e nella zona della litoranea che attirano i turisti. Ovviamente i turisti non devono venire solo per la gastronomia ma anche perché c’è la cultura e tante altre cose da vedere. Bisogna quindi allargare l’offerta culturale per farli restare in città e non solo per dormire negli alberghi o Bad and Breakfast. Sono oltre 5000 i posti a sedere complessivamente nei ristoranti della zona costiera, poi ci sono quelli a monte con Chef stellati. Torre del Greco è una città che può rinascere e deve farlo partendo dalla tradizione imprenditoriale che la contraddistingue”. 


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