Caneo calma l’ambiente Turris: “Servono altri 43 punti per salvarci. Frascatore mentalmente è dentro”

Caneo alla vigilia di Foggia-Turris


E’ un Caneo col sorriso stampato in faccia quello visto in sala conferenza dopo la vittoria contro il Benevento. Il tecnico sardo ha dato vita ad una Turris “da grande”, con un calcio che a Torre del Greco sembrava scomparso. Manca ancora tanto, ma l’inizio fa ben sperare. Mantenere i piedi per terra però è il diktat del tecnico, che vieta a tutti di montarsi la testa. Il campionato è lungo e saranno ancora tante le battaglie da vincere. Il tecnico però si sente fiducioso e la Caneolandia sembra essere già entrata nella testa di tutti i calciatori corallini.

Le parole di Bruno Caneo dopo Turris-Benevento

Il tecnico corallino apre così la conferenza stampa, lodando i suoi: “Abbiamo avuto la fiducia di non abbatterci perché sapevamo di affrontare una squadra importante, di prima fascia e con calciatori importanti e forti. La reazione che abbiamo avuto è importante, non è facile quando incontri una squadra di questo spessore reagire e fare gol, vuol dire che c’è uno spirito giusto, buono. Magari alcune cose sono andate nel verso giusto, ma poi devi saperle condurre, le devi preparare e sviluppare. Ho fatto i complimenti ai ragazzi perché hanno fatto tutto quello che dovevano fare, che avevamo preparato. Non siamo stati mai sotto nella mentalità e dal punto di vista fisico”.

Piedi per terra, l’obiettivo per Caneo rimane la salvezza: “Posso dire che ci mancano quaranta punti alla salvezza. Dobbiamo volare bassi e fare più punti possibili per vedere a che livello siamo nell’arco del campionato. La squadra mi da garanzie, i calciatori hanno qualità ma, come oggi, devono avere fame. Se c’è fame il compito dell’allenatore è facilitato”.

L’arma in più è l’attacco: “Ho sette attaccanti importanti che possono essere alternati, mi danno grande fiducia. Volevo cambiare tutti e tre gli attaccanti, poi ho pensato che era meglio dare più equilibrio al centrocampo”.

Su Frascatore: “Mentalmente è già dentro, solo che nell’ultimo mese ha fatto allenamenti a parte e non mi sembrava giusto metterlo dall’inizio. Una scelta di meritocrazia, ma è entrato e ha dimostrato di esserci”.


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