Incendi a Torre del Greco, il sindaco Mennella: “Troppe strane coincidenze”

Nel nostro appuntamento in diretta, Luigi Mennella parla degli incendi che hanno interessato Torre del Greco


Domato l’incendio che a Torre del Greco ha riportato alla mente la devastazione del 2017, è tempo di riflessioni sulle cause che hanno scatenato le fiamme, molto probabilmente di origine dolosa.

Incendio a Torre del Greco, il sindaco: “Qualcuno non vuol bene alla città”

Sono continuati anche nella giornata di ieri 9 settembre i rombi dei canadair sui tetti di Torre del Greco e l’incessante lavoro di vigili del fuoco e protezione civile per rimettere in sicurezza le aree boschive ai piedi del Vesuvio, dove nella serata di giovedì 8 settembre erano scoppiati degli incendi in tre punti diversi, quasi contemporaneamente. Un lavoro necessario per raffreddare le aree coinvolte ed evitare così il riaccendersi di qualche focolaio.

Non è questo il momento di lanciare accuse e cercare colpevoli“, scriveva il sindaco corallino Luigi Mennella nella mattinata seguente al divampare delle fiamme: ma a fuoco spento, il primo cittadino ha rilasciato delle dichiarazioni ai nostri microfoni mettendo in collegamento tali episodi con altri casi di crimini ambientali avvenuti in città nelle ultime settimane.

Solo tre giorni fa, infatti, il 6 settembre, il sindaco e l’assessore Laura Vitiello annunciavano l’approvazione dello schema di convenzione per gli interventi di forestazione urbana, periurbana ed extraurbana sulla scorta dell’obiettivo annunciato da Città Metropolitana di mettere a dimora almeno 6,6 milioni di alberi su 6.600 ettari entro il 2024. Per raggiungere tale obiettivo l’ente di Palazzo Baronale chiedeva ai privati di mettere a disposizione, in comodato d’uso gratuito quinquennale, appezzamenti di terreno per interventi di rimboschimento: un’attività essenziale per preservare l’ecosistema vesuviano oltre che per prevenire rischi idrogeologici.

Fuoco e rifiuti: come potrebbero essere collegati

Secondo Mennella potrebbe esserci un “filo rosso” che collega le fiamme sul Vesuvio, giunte a poche ore da questo annuncio, con altri episodi avvenuti in città: l’abbandono di rifiuti ingombranti a via Aldo Moro il giorno dopo l’intervento di pulizia straordinaria, l’incendio di una panchina in villa comunale sempre a poche ore dal passaggio delle squadre che si occupano della pulizia e del diserbo.

Fiamme e rifiuti, due problemi apparentemente slegati ma che trovano un punto d’unione non solo nelle parole del primo cittadino: diverse segnalazioni di cittadini, infatti, riportavano la presenza durante gli incendi di lunghe fumate nere, non compatibili con l’incenerimento della vegetazione ma più probabilmente provenienti dalla combustione di depositi illegali di plastiche ed altro materiale di scarto che proprio in mezzo a quella vegetazione potrebbe essere stato abbandonato.

Incendio a Torre del Greco, indagini in corso

Si potrebbe trattare quindi, secondo Mennella, di azioni criminali di “disturbo” verso un percorso di riqualificazione intrapreso dall’amministrazione che lo stesso sindaco dichiara di aver già puntualmente denunciato alle autorità competenti, e sulle quali torna a chiedere più volte collaborazione alla parte sana della città (con segnalazioni e denunce anche anonime) per prevenire gli scempi e bloccare gli autori di questi atti.

Non sappiamo se questi attacchi sono contro il sindaco, di sicuro sono contro la città“, dichiara Luigi Mennella. E sulla possibilità che ci sia una regia occulta dietro questi episodi resta cauto: “Io per il momento vedo delle coincidenze. Certo è che gli organi della giustizia sono informati e stanno facendo il loro lavoro“.


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI