Don Giosuè Lombardo svela il carro dell’Immacolata: la Madonna su una barca tra i simboli di Torre

Don Giosuè Lombardo ed il carro dell'Immacolata appena completato


Il carro dell’Immacolata di Torre del Greco è ormai pronto e don Giosuè Lombardo, parroco di Santa Croce, durante il consueto saluto ai fedeli che seguiranno a distanza la festa dell’8 Dicembre ha parlato del significato di quest’opera che girerà le strade cittadine portando in trionfo la statua della Madonna più amata dai torresi.

Don Giosuè ed il carro dell’Immacolata: “Vicini a marittimi ed ammalati”

Torre del Greco è nel pieno dell’atmosfera di festa che precede l’Immacolata: sono tanti i torresi in Italia e nel mondo che rientrano proprio in occasione dell’8 Dicembre ed in particolar modo quest’anno che la ricorrenza cade di venerdì, dando a più persone la possibilità di approfittare del weekend lungo per fare rientro nella propria città. “Torre è piena di tanti figli che sono tornati“, dice don Giosuè riportando il pensiero di un giovane emigrato incontrato pochi minuti prima: “Quando la mamma chiama noi siamo qui”.

Una riconfermata vicinanza al progetto Immacolata On Line che anche quest’anno Vesuviolive.it porta avanti consentendo a tanti fedeli di essere vicini nel momento di festa, pur restando lontani fisicamente: un’idea elogiata e supportata fin dagli albori dal parroco di Santa Croce che anche quest’anno ha riservato parole di conforto a quanti potranno vedere la processione soltanto attraverso un display.

Non soltanto gli emigrati tra il pubblico “da remoto” dell’Immacolata, ma tante altre categorie, come lo stesso don Giosuè ricorda: “Penso ai marittimi, costretti a stare lontani: so con quanta struggente nostalgia vivete questi giorni”. Torre del Greco è il secondo comparto marittimo d’Italia ed il sostentamento di tantissime famiglie passa attraverso mesi di sacrificio sull’acqua salata. Ma un pensiero speciale anche a chi è in condizioni di difficoltà motoria e sofferenza: “Anziani ed infermi, vi giunga non solo il mio saluto, ma la benedizione e la consolante e materna tenerezza della nostra Madonna“.

Sul carro tre simboli di Torre

“Maria, nome dolcissimo”. Questo il tema del carro dell’Immacolata 2023, il primo bozzetto realizzato dopo la pandemia (il carro del 2022 fu ideato precedentemente). Si ispira al Vangelo secondo Luca, l’apostolo che nel narrare l’annunciazione parla in questi termini del nome che portava la futura madre di Cristo. L’idea di Alfonso Raiola, sviluppata con la supervisione artistica di Raffaele De Maio e trasformata in realtà da Riccardo Lamberti e dal suo instancabile team, è quella di porre la figura di Maria Vergine su una barca, in posizione decentrata verso dietro rispetto agli ultimi carri trionfali.

Quante volte la barca della chiesa, della vita e della società attraversa i marosi: la barca della Madonna è su un mare calmo, azzurro, sereno, cristallino“, spiega don Giosuè. Proprio l’azzurro dominante regala un vivace colpo d’occhio al carro: su di esso, schiere di angeli ad accompagnare questa barca: angeli che, come dice il canto, “fanno armonia“.

Ad abbracciare il tutto, tre simboli di Torre del Greco: il corallo, le rocce del Vesuvio e la ginestra, “Il fiore che vince anche la roccia ed è segno di speranza e di vita, risurrezione e cammino” spiega don Giosuè. Concludendo con un caldo auspicio in vista delle prossime festività natalizie che l’Immacolata tradizionalmente apre all’inizio di dicembre: “Auguro di camminare insieme a Maria, lei ci prende per mano e ci porta da Gesù“.

 


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