Piantedosi: “Cortei del 27 inopportuni”. Annullato flash mob pro-Palestina a Torre del Greco

Il Ministro dell'Interno Matteo Piantedosi


Annullata la manifestazione a supporto della Palestina e per chiedere pace in Medioriente che avrebbe dovuto tenersi domani mattina, 27 gennaio, in piazza Santa Croce a Torre del Greco: la decisione dopo le pressioni del Dipartimento di Pubblica sicurezza, che hanno fatto seguito alle parole del Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi.

Manifestazione per la Palestina annullata a Torre del Greco

L’evento in programma domani 27 gennaio a piazza Santa Croce in Torre del Greco è stato annullato, sulla scorta della circolare ministeriale recante ragioni di inopportunità della stessa nella Giornata della Memoria, e preoccupazioni dettate dalle forze dell’ordine. Si prega i partecipanti di astenersi dal recarsi sul posto. Palestina libera”. Con queste parole è stato annunciata la cancellazione del flash mob previsto domani mattina nella centralissima piazza della città corallina ed organizzato da un gruppo indipendente di cittadini torresi.

Una decisione presa a seguito delle preoccupazioni espresse dagli organi di sicurezza in merito alla coincidenza dell’evento con il giorno in cui si commemora la Shoah: sull’inopportunità si era inizialmente espressa la comunità ebraica di Roma, seguita da quella di Napoli. Le comunità, tra l’altro hanno sottolineato che non sono paragonabili gli ebrei sterminati nei campi di concentramento con i morti di Gaza, ritenuti “un danno collaterale”.

Le preoccupazioni del ministero

A queste preoccupazioni ha fatto eco il ministro Piantedosi paventando l’inopportunità di manifestazioni per tutto il territorio nazionale. Da Roma e Milano, dove erano previsti importanti cortei, fino ai piccoli centri come Torre del Greco, nella cui piazza centrale era stato organizzato un incontro pacifico di informazione e sensibilizzazione sulla questione palestinese.

Con una circolare del Dipartimento della Pubblica sicurezza, infatti, si invitavano i questori a considerare di spostare ad un altro giorno le manifestazioni previste per il 27 gennaio, “così garantendo la libertà di manifestazione che, nel caso di specie, va contemperata con il valore attribuito alla Giornata della memoria”. Stando a quanto riportato dall’ANSA, quelle manifestazioni nel giorno in cui si ricordano le vittime dell’Olocausto potrebbero ledere “alcuni valori sanciti dalla legge, come la commemorazione della Shoah”.

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