Turris, Capriola rischia sanzione e squalifica per commenti omofobi: cosa prevede la FIGC

Turris, Capriola rischia sanzione e squalifica per commenti omofobi: cosa prevede la FIGC


Nella vita non avrei mai immaginato di dover avere a che fare con l’omofobia in prima persona. È una cosa a cui non avevo pensato, neanche alla lontana. Poi però è accaduto, in una mattina qualunque. Il veleno mi è stato sputato addosso improvvisamente perlopiù da persone che non conoscevo. “Guarda che ce l’aveva con te”, hanno iniziato a raccontarmi riferendosi ai post che io stesso avevo denunciato qualche ora prima, pubblicati dal massimo dirigente della Turris, Ettore Capriola.

No, non può essere, si saranno sbagliati. Poi le voci hanno iniziato ad aumentare, a moltiplicarsi. Così ho deciso di cambiare il punto di vista con cui stavo leggendo la questione. Ed una presunzione ha iniziato a diventare una certezza, almeno nella mia mente.

Si, perché il reale problema non era che Capriola avesse rivolto a me ed al collega con cui lavoro messaggi omofobi. Il problema è che lo ha fatto, a prescindere dai destinatari. Punto e basta. La questione è diventata dunque ben più profonda, radicata nei meandri dell’ignoranza e del becerume che dichiarazioni social del genere portano in seno.

Così la mia visione è cambiata, ed è diventata una missione. Quella che mi ero ripromesso di percorrere nel momento in cui Ciro è morto, il 26 settembre scorso, qui a Torre del Greco. Un ragazzo di 16 anni, appartenente alla comunità LGBTQIA+, che ha scelto di lasciare prestissimo questa terra perché già stanco. L’ha fatto a scuola, davanti agli occhi dei suoi compagni. L’ha fatto a pochi metri dallo stadio Amerigo Liguori, dove si allena e gioca la Turris di Ettore Capriola.

Lo stesso Capriola che pochi giorni fa, per difendersi da uno striscione che collegava la sua figura ad un profilo fake intestato ad una presunta Sandra Riveri, protettrice a spada tratta del suo operato su Facebook, ha risposto sulla stessa piattaforma in quel modo.

La presunzione che si riferisse a me, raccontatami da un bel po’ di gente, è diventato dunque il pretesto per rafforzare la battaglia contro l’omofobia.

Sarà che da quando sono genitore queste cose che prima mi stavano semplicemente sul cazzo, adesso le immagino addosso ai miei figli tra una decina d’anni. E poi penso che anche Capriola è un padre.

Da ieri il club è salvo, almeno per due mesi. Le acque si sono finalmente calmate dal punto di visto sportivo dopo tempi turbolenti. Il prossimo passo è far si che Capriola non faccia più parte della Turris in alcun modo. Accettare la sua presenza al vertice renderebbe tutti complici della sua omofobia, oltre che delle sue scadenti capacità gestionali dimostrate dai fatti in questi mesi. Intervengano dunque le istituzioni come correttamente hanno fatto fino a ieri per consentire alla squadra di continuare a disputare il campionato di Serie C.

Cosa prevede il regolamento della FIGC sui comportamenti discriminatori

Lo facciano prima che intervenga la FIGC. Si, perché la Federazione Italiana Giuoco Calcio, all’articolo 28 del Codice di Giustizia Sportiva, parla proprio di comportamenti discriminatori. In questi termini:

Comportamenti discriminatori – art. 28 CGS – art. 2 dello Statuto FIGC – ratio – funzione preventiva e repressiva – nozione di comportamento discriminatorio

1. Costituisce comportamento discriminatorio ogni condotta che, direttamente o indirettamente, comporta offesa, denigrazione o insulto per motivi di razza, colore, religione, lingua, sesso, nazionalità, origine anche etnica, condizione personale o sociale ovvero configura propaganda ideologica vietata dalla legge o comunque inneggiante a comportamenti discriminatori.

3. I dirigenti, i tesserati di società, i soci e non soci di cui all’art. 2, comma 2 che commettono una violazione di cui al comma 1, sono puniti con l’inibizione o la squalifica non inferiore a quattro mesi o, nei casi più gravi, anche con la sanzione prevista dall’art. 9, comma 1, lettera g) nonché, per il settore professionistico, con l’ammenda da euro 15.000,00 ad euro 30.000,00.

5. Le società sono responsabili delle dichiarazioni e dei comportamenti dei propri dirigenti, tesserati, soci e non soci di cui all’art. 2, comma 2 che in qualunque modo possono contribuire a determinare fatti di discriminazione o ne costituiscono apologia. La responsabilità della società concorre con quella del singolo dirigente, tesserato, socio e non socio di cui all’art. 2, comma 2. Per tali violazioni si applicano le sanzioni di cui al comma 4.

In sostanza, Capriola rischia un’ammenda fino a 30 mila euro ed una inibizione o squalifica non inferiore a quattro mesi. Anche la società stessa potrebbe inoltre ricevere una sanzione.

Quindi se la Procura federale iniziasse ad indagare e ad interessarsi alla questione, ci sarebbero tutti gli estremi per fermare e sanzionare l’autore. Non dimentichiamo che la FIGC, assieme a UEFA e FIFA, da anni si rende protagonista di numerose campagne contro ogni tipo di violenza e discriminazione.

I precedenti: maxi-squalifica a Bentancur

Da La Gazzetta dello Sport del 13 novembre 2024

Una battuta a sfondo razzista sul compagno di squadra Son-Heung-min costerà 7 giornate di squalifica all’ex Juve Rodrigo Bentancur. Il centrocampista del Tottenham dovrebbe essere punito dalla Federcalcio dopo i commenti fatti sul suo capitano in estate. Lo scorso giugno Bentancur era stato filmato mentre parlava in una clip sui social dicendo che i sudcoreani “sembrano tutti uguali” in un’intervista condotta in spagnolo e apparsa nel programma televisivo uruguaiano “Por La Camiseta”.

Alla richiesta del conduttore sulla possibilità di procurargli una maglia di un giocatore degli Spurs, l’ex bianconero ha risposto: “Quella di Sonny?”, per poi aggiungere: “Potrebbe essere anche del cugino di Sonny, visto che sono tutti uguali”. Son sui social aveva già perdonato il compagno di squadra: “Ha commesso un errore, lo sa e si è scusato. Lolo non avrebbe mai voluto dire intenzionalmente qualcosa di offensivo. Siamo fratelli e non è cambiato nulla. L’abbiamo superato, siamo uniti e torneremo insieme per combattere per il nostro club come un tutt’uno”.  

La federcalcio britannica ha confermato che Bentancur è stato accusato di “violazione aggravata” delle regole. Finora il centrocampista degli Spurs ha giocato 15 partite in questa stagione mettendo a segno un gol, domenica scorsa, nella sconfitta in casa contro l’Ipswich.

I precedenti: Cavani squalificato per il commento social

Questo il comunicato della Federazione inglese relativo ai fatti di fine novembre 2020:

“Edinson Cavani è stato sospeso per tre partite e multato di £100.000 e deve completare l’istruzione faccia a faccia dopo un’accusa per violazione della Regola FA E3 in relazione a un post sui social media pubblicato domenica 29 novembre 2020. Un commento pubblicato sulla pagina Instagram dell’attaccante del Manchester United FC era offensivo e ha violato la regola FA E3.1. Il post costituisce anche una “violazione aggravata”, che è definita nella Regola FA E3.2, in quanto includeva riferimenti, espressi o impliciti, al colore e/o alla razza e/o all’origine etnica. Una commissione regolatrice indipendente è stata nominata per decidere la sanzione e le sue motivazioni scritte saranno pubblicate a tempo debito”, si legge sul comunicato ufficiale pubblicato dalla Football Association”.


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