Ansia, impariamo a conoscerla con le dott.sse Aldi e Sculco: “Può essere malattia, ma anche un’alleata”

Le dott.sse Rosaria Aldi e Bianca Sculco presso il loro studio associato a Torre del Greco


Ansia, il parere di due psicologhe di Torre del Greco: la dott.ssa Rosaria Aldi e la dott.ssa Bianca Sculco ci danno alcuni consigli per conoscere meglio un “amica-nemica” della mente umana sempre più diffusa.

Che cos’è l’ansia: nemico o alleato?

Nel linguaggio comune, l’ansia è spesso vista come un nemico da combattere, un ostacolo al benessere quotidiano. Ma cosa accadrebbe se cambiassimo prospettiva? Se imparassimo a comprendere questa emozione e ad accettarla come un segnale utile piuttosto che un problema da eliminare?

Ne abbiamo parlato con le dottoresse Bianca Sculco e Rosaria Aldi, psicologhe e psicoterapeute che esercitano nel loro studio associato di Corso Vittorio Emanuele 179 a Torre del Greco (noto come “grattacielo”, nei pressi della Villa Comunale Ciaravolo).

Le due professioniste ci hanno guidato, grazie alla loro esperienza e specifica preparazione, in un approfondimento sull’ansia, il suo ruolo e il modo in cui può – paradossalmente – anche “aiutarci” nella vita di tutti i giorni.

La differenza tra ansia e paura

Una delle prime distinzioni fondamentali è quella tra ansia e paura. L’ansia è la risposta a una minaccia futura, qualcosa che ancora deve accadere, mentre la paura è una reazione immediata a un pericolo concreto e presente” spiega la dottoressa Aldi. “Questa differenza è cruciale, perché ci aiuta a capire che, spesso, la minaccia che percepiamo esiste solo nella nostra mente”.

La dott.ssa Rosaria Aldi, psicologa e psicoterapeuta

Ma allora, perché proviamo ansia? Per rispondere a questa domanda, è necessario comprendere il suo ruolo evolutivo: l’ansia ha la funzione di metterci in allerta e prepararci a reagire a situazioni che potrebbero metterci in difficoltà. “Se non avessimo ansia, non studieremmo per un esame, non ci prepareremmo per un colloquio di lavoro, non prenderemmo precauzioni prima di una decisione importante” aggiunge la dottoressa Sculco.

Quando l’ansia diventa un problema? “Quando impedisce di vivere”

Se l’ansia ha una funzione protettiva, perché allora viene spesso percepita come negativa? “Il problema nasce quando l’ansia diventa pervasiva e incontrollabile, interferendo con la nostra quotidianità spiega la dottoressa Aldi. “Se ci troviamo in uno stato di allerta costante, se ci impedisce di vivere serenamente le relazioni o di affrontare le sfide della vita, allora è il momento di intervenire: quello è il confine tra il normale ed il patologico”.

Un aspetto fondamentale è comprendere il legame tra pensieri ed emozioni. “Non è l’evento in sé a generare ansia, ma il modo in cui lo interpretiamo” sottolinea la dottoressa Sculco.Se prendo un brutto voto a scuola, non è il numero sul foglio a crearmi ansia, ma il pensiero che ne consegue: ‘Non valgo niente‘, ‘Non ce la farò mai’. Questo tipo di pensieri attiva un circolo vizioso che alimenta l’ansia e può portare a comportamenti disfunzionali”.

Gli errori di pensiero che alimentano l’ansia

Spesso l’ansia si basa su distorsioni cognitive, ovvero errori di pensiero (i cosiddetti “bias“) che ci fanno percepire la realtà in modo distorto. Tra questi, uno dei più comuni è la “sovrastima della minaccia”. “Un esempio classico è la paura di volare: molte persone evitano l’aereo perché credono che sia un mezzo pericoloso, quando in realtà gli incidenti aerei sono statisticamente molto più rari rispetto a quelli stradali” spiega la dottoressa Aldi. “È il caso esemplare che definisce il confine tra ansia “normale” e patologica: tutti sanno che un aereo può cadere, ma se questo pensiero può diventare talmente pervasivo da impedirci di fare una vacanza”.

La Dott.ssa Bianca Sculco, psicologa

Un altro errore di pensiero è la “lettura della mente”, ovvero la convinzione di sapere cosa gli altri pensano di noi. “Se il capo mi guarda in modo strano, automaticamente penso che sia insoddisfatto del mio lavoro, senza avere alcuna prova concreta perché in passato è stato così” aggiunge la dottoressa Sculco.

“Oppure, se ho subìto bullismo da piccola e vedo persone ridere in mia presenza, anche in età adulta penserò che quella risata è riferita a me, mentre magari non c’entro nulla”. Essere consapevoli di questi schemi mentali, spiega la dottoressa, è il primo passo per gestire l’ansia in modo più efficace.

La società della performance e l’ansia moderna

Viviamo in un’epoca in cui siamo costantemente esposti alle vite altrui, spesso filtrate dai social media. “Oggi l’ansia da prestazione è amplificata dal confronto continuo con standard irrealistici afferma la dottoressa Aldi. “Vedere sui social che persone come noi si laureano mentre noi siamo bloccati su un esame, oppure vanno in vacanza ed in quel momento non possiamo permettercelo genera un disagio”.

Questa iper-esposizione alle vite degli altri può creare l’illusione che tutti siano felici e realizzati, mentre noi siamo gli unici a vivere momenti di difficoltà. “Riconoscere che questa percezione è distorta è fondamentale per non cadere in una spirale di ansia e insoddisfazione” aggiunge la dottoressa Sculco.

Come gestire l’ansia e trovare un equilibrio

Il primo passo per gestire l’ansia è prenderne consapevolezza e accettarla come una parte naturale della nostra esperienza emotiva. “L’ansia non è un nemico, ma un segnale” sottolinea la dottoressa Aldi. “Piuttosto che combatterla, in molte situazioni è possibile utilizzarla a nostro vantaggio”.

Le dott.sse Aldi e Sculco nello studio associato di Corso Vittorio Emanuele a Torre del Greco

“Il lavoro su se stessi è essenziale” conclude la dottoressa Sculco. “Noi possiamo offrire strumenti e alternative di pensiero: delle ‘uscite d’emergenza’ dai propri schemi mentali, mostrando che spesso esistono altri “schemi” di comportamento più positivi, ma il cambiamento deve partire dalla persona stessa. Noi siamo al suo fianco per aiutarla”.

Cambiare prospettiva sull’ansia può fare la differenza: piuttosto che vederla come un limite, possiamo considerarla un segnale che ci aiuta a comprendere meglio noi stessi e a crescere. “Ma tutti i segnali vanno interpretati e la consulenza di un professionista può supportarvi in questa analisi: oggi c’è ancora tanto pregiudizio sull’incontro con lo psicologo. Ma bisogna approcciarsi con fiducia: presso il nostro studio la prima seduta è sempre gratuita, viene garantita la massima riservatezza ed i percorsi sono sempre economicamente sostenibili per tutti e personalizzati sulle singole esigenze”.

Studio associato di psicologia dott.sse Aldi e Sculco, dove si trova e contatti

Corso Vittorio Emanuele 179, Torre del Greco (“grattacielo”, nei pressi della Villa Comunale Ciaravolo).

Dott.ssa Rosaria Aldi:
Cell 338 820 9463 – rosaria.aldi@gmail.com

Dott.ssa Bianca Sculco
Cell 338 413 0249 – biancasculco1@gmail.com

Instagram: stud_iopsicologia


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