Successo per l'”Aida” diretta dal torrese Lino Bello: lo spettacolo parodico conquista il pubblico

L'Aida riletta da Lino Bello al Teatro Buon Consiglio di Torre del Greco


Serate all’insegna del divertimento con l’Aida reinterpretata da Lino Bello: il regista torrese ha presentato al “Teatro Buon Consiglio” di Torre del Greco, la sua personale, inedita e irriverente versione dell’”Aida” di Giuseppe Verdi.

Lino Bello, la reinterpretazione comica dell’Aida

Otto serate per appassionare il pubblico con la rilettura in chiave comica di un grande classico: in scena nei giorni 22, 23, 29, 30 marzo e 5, 6, 12, 12, 13 aprile 2025.

Lino Bello, noto studioso, professore e filosofo di Torre del Greco, ha reinterpretato un’opera classica senza tempo. È riuscito a trasformare un capolavoro lirico in una commedia brillante, arricchita da una cascata di detti e proverbi tipici della tradizione napoletana.

Nessuna ombra di faraoni solenni, amori tragici e guerre epiche: qui entra in scena un Egitto popolato da personaggi partenopei, veraci e irresistibilmente comici.

Una rappresentazione in cui l’onirico, il surreale e il reale si intrecciano per riscrivere in vernacolo una storia unica e tassativamente comica“, così il regista presenta la sua opera.

Al Buon Consiglio un cast d’eccezione

La scenografia, curata nei minimi dettagli, ha accompagnato un cast esplosivo. Ogni personaggio è stato riscritto in chiave comica, ma con un occhio attento al significato originario dell’opera.

Lorenzo Penniello, protagonista della commedia, si conferma ancora una volta personalità brillante del panorama artistico contemporaneo.

La regia dello spettacolo diretta da Pasquale Bello, ha saputo orchestrare un cast di grande spessore, dando vita a una messa in scena di forte impatto.

Il regista: “Un ponte tra pubblico e teatro”

L’obiettivo non era ridicolizzare l’opera, ma avvicinarla al pubblico, renderla viva e attuale“, riflette il regista con il suo pubblico a fine spettacolo.

È un’opera leggera, pur mantenendone la trama originale, ma con una marcia in più” rivela il direttore artistico. Il napoletano è una lingua che sa essere drammatica e comica allo stesso tempo, riesce ad avvicinare pubblico e teatro in un’unica realtà.

È una parodia divertente, quindi c’è tanto di cultura attuale. Questa Aida voleva rappresentare un ponte tra il sublime e il quotidiano“, così termina la breve, ma profonda riflessione del prof.

La risposta del pubblico è stata calorosissima: risate a scena aperta, applausi e standing ovation finale. Il regista Lino Bello dimostra ancora una volta di saper giocare con i classici senza mai tradirli, anzi, restituendogli nuova linfa e sorprendente attualità.

Leggi anche questi articoli


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI